Lupi tra Fregene e Maccarese: ecco la prova (VIDEO)

Nel video si vedono due lupi, probabilmente i genitori, guidare i cuccioli a passo svelto all'interno del territorio, nell'incredulità dei passanti

In via di Campo Salino, tra Fregene e Maccarese, i lupi fanno la loro comparsa. La scoperta degli animali è avvenuta nella notte proprio dietro alle stalle di Maccarese, nella zona di Castel di Guido all’altezza del cimitero.

Nel video si vedono due lupi, probabilmente i genitori, guidare i cuccioli a passo svelto all’interno del territorio, nell’incredulità dei passanti

Andando ad analizzare i vari frames del video se ne vedono due, probabilmente i genitori, che sono davanti a tutti gli altri cuccioli e guidano il branco. Si muovono con andatura svelta, veloci, alla ricerca della preda da cacciare o forse solo atterriti da qualche rumore, subito dopo ne passano altri tre che seguono gli altri. La voce fuoricampo di chi li ha filmati commenta e li conta “Sono Cinque”.

Quel che è certo è che i lupi sono tornati anche sul litorale romano e in gran forma, non solo in quest’area, dove ormai la fauna selvatica, daini e cinghiali soprattutto, non hanno più antagonisti. Un episodio, quest’ultimo avvistamento che va ad aggiungersi a quello, sempre a ridosso della stessa area, avvenuto a dicembre scorso nell’area della Riserva naturale di Castel di Guido (Leggi Qui) o come quando una femmina di lupo è stata recentemente investita sul raccordo anulare a gennaio scorso, pochi giorni fa (Leggi Qui), proseguendo all’esemplare immortalato la vigilia di Natale presso la riserva naturale di Malafede (Leggi Qui).

Il video è stato diffuso su internet tramite i social nei gruppi locali di Maccarese da alcuni passanti, molto incuriositi per questo avvistamento della fauna selvatica che desta sempre stupore, anche se, tra i commenti all’interno di uno dei gruppi stessi, su facebook, una utente ravvisa il fatto che spesso di questi tempi vedere i lupi sarà sempre più frequente all’interno del territorio, in quanto “Nello spazio della litoranea sono presenti almeno sei branchi di lupi che, ben coalizzati in gruppi che variano da tre ad otto esemplari sono costantemente monitorati dagli operatori degli enti territoriali preposti”.

Oasi LIPU Castel di Guido: “La fauna selvatica non è di nessuno ed è quindi libera di muoversi”

Sui cinque lupi ripresi nell’area agricola del Litorale Romano, arriva in queste ore un contributo istruttivo dall’Oasi Lipu Castel di Guido:

“Una premessa fondamentale è che la fauna selvatica per legge è BENE INDISPONIBILE DELLO STATO (Lg 157/92), e quindi non è di nessuno perché è un BENE di TUTTI. Va da sé quindi che le Oasi naturali, come le Riserve, i Parchi regionali, NON sono i detentori, né proprietari di lupi, cinghiali, poiane e testuggini. È altrettanto vero che la stessa fauna, libera di muoversi, sceglie di rifugiarsi nelle Oasi e nelle Riserve dove è protetta e dove gli habitat sono meglio conservati. Detto ciò la presenza del lupo sul Litorale Romano è stabile da ormai alcuni anni. Sicuramente dal 2013 (ma forse anche prima) alcuni individui solitari hanno cominciato a frequentare le aree della Riserva e da quell’anno un monitoraggio della specie viene condotto nell’Oasi Lipu Castel di Guido. Dal 2017 la presenza è divenuta stabile con la prima riproduzione accertata e la nascita del primo nucleo familiare (o branco)”.

Negli anni successivi ne abbiamo monitorato l’evoluzione stabile nell’area, e abbiamo accertato anche l’espansione della specie, con nuovi individui che hanno frequentato l’area in periodi diversi. Dallo scorso anno, in un’area alcuni km più a nord rispetto al territorio occupato dal branco storico, abbiamo anche accertato la formazione di un secondo nucleo familiare. Questi due nuclei familiari occupano territori adiacenti, ma distinti. Ricordiamo infatti che ogni nucleo familiare di lupo occupa territori esclusivi con estensioni che variano da 50 a 100 km quadrati.
La presenza ormai stabile del lupo nella Riserva del Litorale Romano è un evento molto positivo dal punto di vista ecologico e ambientale. Il lupo infatti è un predatore che svolge un importante ruolo nell’ecosistema:
“Nella nostra area ad esempio – prosegue la nota -, notiamo una netta preferenza per la predazione su cinghiali e nutrie, specie considerate dannose per alcune attività umane, prima tra tutte l’agricoltura. La predazione su queste specie rappresenta dunque un enorme servizio che il lupo svolge a “nostro” favore. Ovviamente con il ritorno del lupo però è necessario anche adattarsi a questa nuova presenza, con alcune semplici buone pratiche di comportamento. Prima di tutto degli allevatori, che devono applicare adeguate tecniche di prevenzione per evitare predazioni sul bestiame domestico, ma prima ancora devono EVITARE in tutti i modi di rendere disponibile scarti organici”.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Lupo…di Natale nella riserva di Decima Malafede (VIDEO)