Ostia, carenza di bagni pubblici al Porto: la denuncia di una utente

Una donna evidenzia la carenza di servizi fruibili dai cittadini nonostante l'affluenza copiosa delle persone in uno dei luoghi più frequentati del X Municipio

porto ostia nudo annegamento

Ostia: Una utente, Yuko Tamei, denuncia la carenza di bagni pubblici utilizzabili dalle persone al porto turistico, luogo con una moltitudine di attività di ristorazione e non solo che dovrebbe permettere l’utilizzo dei servizi alla cittadinanza, offrendone uno tra i più basilari.

Una donna evidenzia la carenza di servizi fruibili dai cittadini nonostante l’affluenza copiosa delle persone in uno dei luoghi più frequentati del X Municipio

Cosa che invece non avviene. La donna spiega in questo modo la situazione che si è trovata a vivere pochi giorni fa: “Io vorrei far luce su un problema al porto di Ostia, che è un luogo veramente piacevole per fare una passeggiata. Ormai tutti romani vengono al porto di Ostia per respirare l’aria piacevole del mare, l’atmosfera elegante, dove non passano le macchine, per fare la passeggiata è un posto veramente adatto a tutti. Ma io andando al porto negli ultimi tempi ho trovato il problema di usare il bagno”.

“Una volta – proseguevolevo recarmi al bagno di un bar che sta al porto. Era un giorno feriale. Chiedendo di usarlo, l’inserviente del bar ci ha detto di andare in uno che sta nella strada centrale del porto, dove ci sono le serrande chiuse. Noi abbiamo cercato. Vedendo le insegne con su scritto ‘WC’, ne abbiamo però trovato solo uno aperto”.

“L’ultima volta che io e una amica siamo andati al porto – rammenta – era capodanno di quest’anno. C’erano tantissime persone che facevano una passeggiata, chi faceva giocare i ragazzini al banco per il tiro a segno, chi prendeva da mangiare e da bere. Con quella quantità di persone presenti, non ce n’era nemmeno uno aperto”.

E qui racconta la sua personalissima odissea: “Dove c’era il segnale erano tutti chiusi. Non solo io, c’era tanta, tanta gente che voleva usarlo. Tiravano le maniglie della porta, ma tutti erano chiusi. Tutti, proprio tutti. In un posto oramai diventato luogo frequentato da tutti i romani, è possibile che non ci siano?”

Allora suggerisce la sua logica soluzione: “Magari, piuttosto, mettessero i servizi a pagamento a 50 centesimi, come accade da altre parti”.

La ragazza non ci sta e rincara la dose: “Poi mi sono sentita male, e sono arrabbiata per come è gestito il porto turistico di Ostia. Non far usare i bagni con la scusa del Covid è assurdo“.

“Se il porto è aperto alle persone – conclude amareggiata – devono essere utilizzabili anche i servizi o mi sbaglio? Questa situazione è una vergogna, una inciviltà in una nazione evoluta”.

La replica della direzione del porto

In merito alla denuncia dell’utente, la Direzione del porto, specificato “l’obbligo agli esercenti degli esercizi  pubblici di  consentire  l’utilizzo  dei  servizi igienici a favore  della  clientela” che avrebbe dovuto praticare il titolare del bar, sottolinea che “il Porto Turistico ha il solo obbligo di fornire servizi igienici a disposizione dell’utenza“. Ciò detto, la Direzione evidenzia che “all’interno del porto sono attivi servizi igienici per il pubblico presso l’edificio C aperti tutti i giorni dalle 07.00 alle 23.00. L’apertura dei servizi al centro del porto è segnalata in prossimità dei servizi igienici riservati ai soli utenti. In aggiunta a ciò, nei giorni prefestivi e festivi vengono aperti con presidio anche i servizi igienici pubblici dell’edificio A e C dalle 11.00 alle 18.00, ciascuno con tre wc per donne e altrettanti per uomini“.

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