Tivoli, braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento per un 55 enne stalker

I provvedimenti sono stati adottati dopo dettagliate indagini che hanno attestato le condotte vessatorie e persecutorie dell'uomo, incensurato, nei confronti della sua ex compagna

Gli Agenti della Polizia di Stato del commissariato di Tivoli hanno eseguito, al termine di lunghe indagini riguardo atti persecutori (stalking) ai danni della ex compagna, la misura del divieto di avvicinamento con applicazione di braccialetto elettronico nei confronti di M.D., cinquantenne incensurato.

I provvedimenti sono stati adottati dopo dettagliate indagini che hanno attestato le condotte vessatorie e persecutorie dell’uomo, incensurato, nei confronti della sua ex compagna

In seguito alla denuncia e alle successive indagini si accertavano plurime condotte di stalking e, da ultimo, continui pedinamenti di cui la vittima era ignara, che hanno fatto ritenere imminente il pericolo per la donna e disposta la sua vigilanza.

Nel pomeriggio del 29 dicembre il PM di Tivoli ha richiesto la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna e ai suoi figli con braccialetto elettronico anti-stalking. Successivamente, a poche ore di distanza il Giudice per le Indagini Preliminari l’ha emessa e personale del Commissariato di Stato di Tivoli, grazie alla disponibilità della società incaricata (Fastweb), la sera del 31 dicembre ha provveduto applicando all’uomo il braccialetto elettronico e fornendo alla donna un telefonino per avvisare la polizia giudiziaria in tempo reale dell’eventuale avvicinamento dell’uomo per l’immediato intervento.

La rapidità della risposta giudiziaria, che può avvenire quando vi è l’impegno concreto di tutti i segmenti istituzionali, rende possibile l’efficace e tempestiva tutela della donna accrescendo la loro fiducia nello Stato e prevenendo possibili ulteriori rischi per l’incolumità delle donne e dei loro figli. Si conferma, anche in questo caso, che i braccialetti elettronici sono disponibili in poche ore e immediatamente applicabili, così consentendo un’effettiva tutela delle vittime di violenza e dei loro figli.

L’uomo, presunto innocente fino alla condanna definitiva, è indagato del reato di atti persecutori previsto dall’art. 612 bis comma 1 e 2 c.p. a danno della ex compagna.

Le indagini, svolte dai poliziotti del Settore specializzato nella Violenza di Genere e Minori del Commissariato tiburtino, coordinati dal pool “Gruppo uno” della Procura di Tivoli, hanno permesso di accertare i gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo, dedotti da una serie reiterate in modo ossessivo da diverse settimane, consistite in pedinamenti compulsivi, in perduranti appostamenti quotidiani appostamenti nei luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, nelle minacce pubblicate sui social, sino al ripetuto danneggiamento dell’autovettura e culminati nello sfregio, presso il cimitero di Tivoli, della lapide del padre della ex compagna, interamente imbrattata di vernice nera.

Sono queste le ragioni che hanno indotto l’Autorità Giudiziaria tiburtina a richiedere per l’uomo, incensurato e senza precedenti giudiziari, il divieto di avvicinamento alla vittima e ai suoi figli, con l’applicazione del c.d. braccialetto elettronico, necessario per monitorare a distanza gli spostamenti.

Si comunica ai lettori, nel rispetto dei diritti degli indagati, che gli stessi sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Denuncia il suo stalker e lui le incendia il balcone. Fermato 42enne a Civitavecchia