Il deceppamento degli alberi abbattuti perché ormai morti rivela l’assente volontà ecologista dell’amministrazione: toppe d’asfalto nelle asole occupate dei tronchi
In questi giorni a Ostia si celebra il funerale di tante promesse ecologiste. Nell’indifferenza assoluta dell’amministrazione locale, che ha finanziato l’opera, si sta procedendo al deceppamento di ciò che resta degli alberi abbattuti perché morti. E, invece di riposizionare nuovi fusti, si stanno coprendo le asole con l’asfalto.
In questo articolo avevamo annunciato l’avvio dei lavori di deceppamento sulle strade che negli anni scorsi avevano registrato l’abbattimento degli alberi perché morti e quindi pericolosi per passanti e automobilisti. Si trattava perlopiù di platani ammalati di cancro rosso, rimossi durante il periodo di amministrazione a guida pentastellata.
Il piano annunciato da una specifica determina dirigenziale (leggi qui) prevedeva che, una volta ultimate le operazioni di deceppamento, gli alberi andati perduti venissero rimpiazzati. Corso Duca di Genova, via Stefano Cansacchi, via Giuliano da Sangallo con nuovi alberi sarebbero tornate ad offrire indispensabili strumenti per il riassorbimento della CO2 prodotta dai gas di scarico dei veicoli offrendo nel contempo, una volta cresciuti, un fresco riparo alla calura estiva.
Così non è. Almeno per quello che riguarda la fase quasi ultimata del deceppamento. Ciò che indigna è che l’attuale amministrazione, sostenuta dai voti degli ambientalisti, abbia girato le spalle non accorgendosi dello scempio e, soprattutto, del mancato rispetto dell’appalto da mezzo milione di euro che prevede la messa a dimora di decine di pini, acacie, aceri, cipressi come stabilito ormai tre mesi fa.