D’Amato: “Nel Lazio 400mila no vax, mettere l’obbligo vaccinale”

Per l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, il dato è preoccupante e va introdotto l’obbligo vaccinale

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L’obbligo vaccinale è l’unica strada da percorrere se si vuole eliminare lo “zoccolo duro” dei no vax e migliorare la situazione epidemica. Lo sostiene l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’amato, nel comunicare un dato preoccupante: nel Lazio i non vaccinati sono 400mila.

Per l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, il dato è preoccupante e va introdotto l’obbligo vaccinale

Il governo deve introdurre l’obbligo vaccinale. È quanto ha sostenuto in una intervista a «Il Messaggero» l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. «Faccio l’esempio del Lazio – ha aggiunto D’Amato -, ci sono ancora 400 mila persone non vaccinate. Potranno sembrare poche rispetto a una popolazione di quasi 6 milioni, ma in termini assoluti è un numero altissimo, che mette a rischio gli abitanti. Certo, stiamo iniettando ogni giorno 2 mila prime dosi, non è poco. Ma abbiamo fatto di tutto per convincerli e ormai l’unico modo per sradicare questo zoccolo duro è l’obbligo vaccinale. Per questo chiedo all’esecutivo di introdurlo su tutto il territorio».

Rispetto all’ipotesi del tampone oltre al super green pass per l’accesso ai luoghi della cultura, come i cinema, «si manda un messaggio sbagliato – ha sottolineato D’Amato -, si rischia di sostenere che la copertura della vaccinazione sia poco efficace e che questo farmaco non sia l’arma principale contro il Covid. Invece abbiamo visto che la dose booster ha aumentato le difese contro le varianti».

Trasporti senza nuove restrizioni

Al momento nel settore dei trasporti la cabina di regia di giovedì non prevederà ulteriori interventi. È quanto ha affermato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini rispondendo ad una specifica domanda durante una intervista a Radio24. «Al momento non prevediamo di cambiare con ulteriori misure – ha detto – Il green pass utilizzato nelle ultime settimane per il trasporto pubblico locale è già una misura piuttosto robusta. Vediamo che i controlli anche sui treni regionali, mostrano una parte molto contenuta nell’ordine del 2% di controlli positivi, cioè di persone sprovviste di green pass».