Ostia, mare e scogliere hanno accelerato in modo esponenziale l'erosione: terribili i danni dell'erosione a spiagge e strutture balneari
Ostia: accelerazione dell’erosione a Ostia Levante. Dopo le mareggiate dei giorni scorsi che hanno causato il crollo di parte dei manufatti dello stabilimento dell’Esercito Italiano, nuovi crolli di sono verificati questa notte nella stessa struttura. A venire giù stavolta, sono state le toilettes con tanto di sanitari finiti in mare. E crolli devastanti, sono avvenuti anche in altri stabilimenti di Ostia: dal Kursaal all’Hibiscus Beach, aumenta ogni giorno la conta dei danni.
Continuano i crolli allo Stabilimento dell’Esercito Italiano di Lungomare Amerigo Vespucci, già interdetto all’accesso da terra e da mare, con ordinanza urgente della Capitaneria di Porto, ed effettiva sabato scorso, in ragione del grave fenomeno di erosione che sta interessando questo tratto di costa.
Il fenomeno di erosione, considerato il più grave degli ultimi trent’anni, sta facendo crollare anche parte di altre strutture. La scorsa notte danni gravi sono stati infatti registrati allo Stabilimento Kursaal e all’Hibiscus Beach. Il mare non ha mai raggiunto una profondità del genere ai danni della spiaggia, e a cui stiamo assistendo impotenti.
E a rischio ormai, non sono solo le strutture in parte cedute come le cabine, ma anche le strutture solide, ossia le piattaforme in cemento. Lo stabilimento nella foto in basso, è il Kursaal. Il mare come visibile dallo scatto, non è mai stato così profondo e sta portando via anche le strutture murarie.
Danni di questo tipo, risultato della forza devastante del mare sulla spiagge e le strutture, sono certamente imputabili anche al posizionamento della scogliera nella zona della Nuova Pineta-Pinetina che ha moltiplicato l’effetto distruttivo delle onde (leggi qui).
Effetto previsto per altro da chi conosce bene il nostro mare, e che a questo intervento per “difendere” la costa di levante di Ostia dall’erosione, aveva detto fermamente di essere contrario (leggi qui).
Federbalneari Roma, Il Cavalluccio Marino Società Cooperativa a.r.l, la CO.GE.MO – Consorzio di gestione e tutela dei molluschi e l’Associazione Ostia Surf, avevano all’epoca esposto in questi termini la loro contrarietà:
“Alla cantierizzazione di questo Terzo Pennello e quindi al compimento di un devastante progetto di difesa della costa ci dissociamo pubblicamente. E’ dal 2014 che per quanto riguarda il litorale di Ostia Levante chiediamo un piano di Difesa della costa sostenibile paesaggisticamente, ambientalmente ed economicamente. In questa nostra richiesta siamo stati sostenuti dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT), dall’Ispra, dalla Presidenza della riserva di Capocotta e della Riserva Naturale del litorale romano, forti anche delle istanze ambientaliste. Progetto che anche questa volta ha già visto esprimere perplessità dal Ministero dell’Ambiente e dalla Presidenza della Repubblica con una richiesta di chiarezza alla Regione Lazio. Perché perseverare in errori irreversibili, generando scientemente erosione? Tale “scempio” mascherato da un decreto emergenza 2018 e messo in campo nel 2021, sta devastando il litorale romano – hanno dichiarato ancora e più di recente CO.GE.MO e Il Cavalluccio Marino soc coop”. (Leggi qui).
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