Sabaudia: la splendida storia del 92enne Piero Marchesi, ciclista inossidabile

Marchesi, 92 anni, ha all'attivo oltre un milione di chilometri percorsi in bicicletta dal 1937 ed ha partecipato alle maggiori competizioni, allenandosi con alcuni big delle due ruote

Alla sinistra, nella foto, Piero Marchesi con un amico e la sua amata bicicletta

Questa è una splendida storia di passione per lo sport e per il ciclismo in particolare che non può non essere raccontata, per la sua unicità e per il fatto che il suo protagonista, pur essendo emiliano, risiede nella nostra regione ed ha un’età in cui molti neppure si sognerebbero di fare alcuna attività sportiva.

Marchesi, 92 anni, ha all’attivo oltre un milione di chilometri percorsi in bicicletta dal 1937 ed ha partecipato alle maggiori competizioni, allenandosi con alcuni big delle due ruote

Vi parliamo di Piero Marchesi, il ciclista inossidabile residente a Sabaudia (Latina), dove è considerato una specie di mito, un “iron man” delle due ruote”. Perché? Piero è un uomo che, alla veneranda età di 92 anni, ha all’attivo oltre un milione di chilometri percorsi in bicicletta dal 1937, con record da far invidia ai professionisti (26.800 km in un anno, 3.210 al mese).

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Un ciclista che, adesso, si sta preparando per tentare il “record dell’ora”, alla soglia dei 100 anni. Il record dell’ora è quella gara individuale del ciclismo su pista in cui si è all’interno di un velodromo e si lotta contro il tempo, con partenza da fermo, tentando di percorrere la maggiore distanza possibile nel corso di un’ora.

Un vero sportivo che con grande energia si è permesso di tornare alle gare amatoriali nel 1974, ha scalato le più dure salite della leggenda  (Stelvio, Nivolet, Tre Cime di Lavaredo, lo sterrato del Manghen, il Bondone, il Muro di Sormano e tante altre) senza mai dimenticare le manifestazioni ciclo-ambientaliste e la presenza ai grandi eventi come il Giro d’Italia. Marchesi non ha mancato mai un appuntamento, nonostante i comprensibili acciacchi.

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Piero Marchesi, il ciclista inossidabile, in compagnia della moglie Giovanna

Tra le sue imprese degne di nota quella realizzata a 86 anni, quando ha superato con fluide pedalate la salita al 15% di via Edmondo De Amicis, il muro di Roma detto K2.

Attualmente Piero è ai box, fermo a causa di una caduta maldestra nello scavalcare la vasca da bagno, ma tra un mese riprenderà i suoi 60/100 km quotidiani in bicicletta per continuare il suo inno alla vita a suon di  paesaggi rigorosamente registrati nel diario.

Come è possibile una longevità tanto accentuata? Tutto è possibile grazie ad un contesto famigliare responsabile ed affettuoso, ai suoi interessi profondi come lo studio per la storia del novecento e l’abilità pittorica.

Sicuramente, buona parte della sua forza è data dalla genetica, dall’alimentazione ineccepibile, dallo stretching , e dall’allenamento, la “lubrificazione” giornaliera fatta pedalando  nelle strade del Lazio.

Per Sabaudia, la sua cittadina di adozione, essendo lui nato a San Lazzaro Parmense (PR) nel 1929, è un monumento in bicicletta. Lo conoscono tutti come “l’invincibile”, l’unico ciclista che è sempre in pista, tanto col vento, quanto con la pioggia od il sole rovente.

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Piero Marchesi tiene minuziosamente conto dei chilometri percorsi ogni anno

Le tappe salienti della vita, sportiva e non, dell’”iron man” di Sabaudia, Piero Marchesi

Piero Marchesi è nato a San Lazzaro Parmense il 12/6/1929

Sposato con Giovanna,ha tre figli: Laura,Walter e Gloria oltre a vari nipoti.

Diplomato al Liceo Artistico, è anche un buon pittore. Durante la guerra gironzolava in bicicletta nel parmense incurante del rischio delle bombe.

Nel 1946,il telaista Zanardi gli diede la prima bicicletta da corsa. Con la squadra US Parmense, quella del Campione del mondo Ghidini, ottenne ottimi piazzamenti nei percorsi adatti ad un passista scalatore come lui. Seguitò a correre anche quando la famiglia si trasferì a Roma.

Nel 1952 fu assunto dalla Banca Nazionale dell’Agricoltura ed a causa del lungo orario di lavoro, terminò con il ciclismo agonistico. In quel periodo si teneva in forma nuotando controcorrente nel Tevere o sciando la domenica d’inverno.

Nel 1974, formò la squadra BNA per partecipare ai raid ed alle corse.

Da quel momento Piero Marchesi non si è mai fermato tanto da vivere intensamente anche il Grande Ciclismo attraverso radicate amicizie con alcuni campioni come Osler, Gualazzini, Moser, Martinelli e pedalate insieme a Marco Pantani quando si allenava a Sabaudia.

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