Ostia, i ciclisti: “Mettere in sicurezza le piste” (VIDEO)

Dopo la caduta di un pino sulla pista ciclabile di Castel Fusano che poteva causare una tragedia, si chiede a gran voce un miglioramento della rete viaria in tutto il municipio. Il servizio di Paolo Leone

La scorsa settimana un grande pino è caduto sulla pista ciclabile di Via di Castel Fusano e i sei ciclisti che hanno visto crollare l’albero davanti ai loro occhi sono miracolosamente illesi.

Dopo la caduta di un pino sulla pista ciclabile di Castel Fusano che poteva causare una tragedia, si chiede a gran voce un miglioramento della rete viaria in tutto il municipio. Il servizio di Paolo Leone

Adesso chiedono con urgenza la messa in sicurezza delle ciclabili del decimo municipio, frutto di un progetto serio che realizzi una rete viaria vera, davvero sicura per tutti gli amanti delle due ruote.

Commentando l’accaduto, Alemanno Barsocchi, co-fondatore dell’associazione “Ostia in bici”, si esprime con grande preoccupazione: “Non è certo simpatico vedersi cadere un pino davanti in maniera improvvisa, ma più che per noi, che eravamo a 50 metri di distanza, il pericolo era per una signora che era a piedi, davanti a noi, là i marciapiedi non esistono e si è presa uno spavento pazzesco. Il problema è che in quella zona ci sono da anni cartelli e sulle reti si indica ‘caduta rami’, il problema è che qua non cadranno solo i rami, ma stanno incominciando a cadere gli alberi e quindi bisogna provvedere a risanare la zona o andiamo incontro ad un pasticcio e questa è la pista più frequentata del nostro municipio”.

 “Il problema – prosegue Barsocchi – è la sicurezza delle piste ciclabili in generale, ogni pista ha bisogno dei suoi collegamenti e di superare i punti critici, non serve a niente avere le piste lineari, dritte, per chilometri se poi si arriva in punti dove non si riesce a proseguire, dove non si può attraversare e non si può andare”.

Sulla stessa lunghezza d’onda è Roberto Della Croce, presidente della associazione “Ostia in bici”: Questi spezzoni fini a sé stessi non servono a nulla, una rete ciclabile vera consentirebbe di avere una alternativa reale all’uso dell’automobile, ad oggi siamo sempre costretti ad usare l’auto. Se prendiamo in esame la pista ciclabile del lungomare serve solo a fini ludico-sportivi e per arrivarci è molto pericolosa e difficile da attraversare, non esiste un collegamento, ad esempio, con le varie stazioni del trenino”.

Ultimo ma non meno importante problema è quello del parcheggio selvaggio, con gran parte della pista ciclabile che è occupata da vetture, impedendo il passaggio alle bici.

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Ostia, la pista ciclabile ancora al centro delle polemiche (VIDEO)