Altro weekend di scontri diretti in Serie A. Roma e Lazio chiuderanno il programma della domenica. Mourinho è alla ricerca della terza vittoria in sette giorni tra problemi di formazione e l’insidia Torino. I biancocelesti proveranno l’impresa al “Maradona”, nella settimana dedicata al ricordo di Diego.
Domenica importante in campionato: alle 18:00 i giallorossi ospitano il Torino, in serata (20:45) la Lazio sfida il Napoli capolista
Dopo i tre giorni dedicati al calcio europeo arriva l’ennesimo grande weekend di Serie A. La 14ma giornata, iniziata ufficialmente ieri con Cagliari – Salernitana (1-1), prosegue oggi con quattro partite: alle 15:00 Empoli – Fiorentina e Sampdoria – Hellas; alle 18:00 Juventus – Atalanta, il big match di giornata con in palio punti pesanti in chiave Champions; in serata, alle 20:45 Venezia – Inter. La domenica si apre con Udinese – Genoa, il lunch-match delle 12:30, e prosegue alle 15:00 con Milan – Sassuolo e Spezia – Bologna.
A chiudere il programma di questo turno di Serie A saranno le squadre della Capitale. Alle 18:00 la Roma affronta allo Stadio Olimpico il pericoloso Torino di Juric (arbitro Chiffi – Diretta DAZN). Dulcis in fundo, Napoli – Lazio alle 20:45 (arbitro Orsato – Diretta DAZN), un ritorno “da batticuore” quello dell’ex Sarri all’interno di una gara densa di significati.
Roma – Torino
Dopo un mese profondamente buio per i giallorossi l’approccio al ritorno in campo, a margine dell’ultima sosta dedicata alle Nazionali, sembra far intravedere uno spiraglio di luce. Nelle difficoltà del momento, tra infortuni, ritardi di condizione e covid, la nuova Roma disegnata da José Mourinho sembra aver scacciato il periodo negativo ritrovando sé stessa grazie anche al contributo determinante di alcuni singoli.
La vittoria in trasferta contro il Genoa domenica scorsa e quella rotonda contro lo Zorya in Conference League hanno ridato convinzione al gruppo e riconsegnato a Mourinho un Mkhitaryan determinante e determinato e un Zaniolo rigenerato. L’impatto del numero 22 nella gara europea è stato incredibile: un gol e un assist a suggellare una prestazione totale che è servita anche ad allontanare le polemiche circolate in settimana sul suo rapporto con il tecnico. Rumors cassati come bugie dallo stesso Mourinho.
Per proseguire in questo percorso di crescita servono però prima di tutto i risultati. L’occasione, anche abbastanza ghiotta, sarà la gara contro il Torino di domani pomeriggio. In caso di vittoria i giallorossi centrerebbero l’en plein settimanale con tre vittorie consecutive e si metterebbero nella condizione di sfruttare appieno il calendario favorevole con almeno due scontri diretti d’alta classifica che vedranno impegnate quattro rivali dirette nella corsa Champions.
Da qui alla fine del 2021, e all’apertura del mercato di gennaio, mancano sette partite. In attesa di rinforzi “esterni” Mourinho dovrà contare esclusivamente sulle proprie forze e su quelle di un gruppo che fino a questo momento, nonostante evidenti limiti qualitativi e carenze strutturali, ha sempre risposto presente da un punto di vista mentale e di atteggiamento in campo.
Numeri e curiosità
I precedenti tra Roma e Torino sono 178, con il primo confronto che risale addirittura al gennaio del 1929. I giallorossi si sono imposti 75 volte, 46 i pareggi e 57 le vittorie dei granata. Negli ultimi anni questa sfida è sempre stata da uno-due e ricca di gol: le due squadre non pareggiano infatti in Serie A da dicembre 2015, da quel momento otto vittorie della Roma e tre del Torino.
Nell’era dei tre punti a vittoria la Roma ha vinto 14 delle 17 partite casalinghe giocate contro il Torino in Serie A. Un pareggio e due sconfitte nelle altre tre.
Il pericolo pubblico numero uno per la Roma domani pomeriggio sarà Andrea Belotti. Il “gallo” ha realizzato sei gol contro la Roma in campionato ed ha nei giallorossi la sua quarta vittima preferita. Inoltre, cinque dei sei gol sono arrivati allo Stadio Olimpico facendo della Roma la squadra contro cui ha segnato più gol in trasferta.
Dubbi, scelte e probabili formazioni
Sarà una vigilia di profonde riflessioni per Josè Mourinho quella odierna. Oltre all’assenza forzata di Veretout (squalificato), il centrocampo è orfano di Cristante e Villar, ancora positivi e in isolamento. La squadra sta dando risposte importanti con il 3-5-2, ma con il recupero di Viña Mourinho potrebbe fare un passo indietro e tornare al preferito 4-2-3-1. Sostanzialmente, cambio di modulo a parte, il vero ballottaggio sembra essere tra Viña, Darboe e Diawara. Nel caso in cui a vincerlo dovesse essere il terzino uruguagio Mancini potrebbe essere dirottato in mediana. A centrocampo Pellegrini stringerà i denti nonostante l’infiammazione al ginocchio gli stia dando ancora problemi. In avanti, la prestazione contro lo Zorya dovrebbe esser valsa la conferma per il tandem Abraham – Zaniolo.
Sponda Toro: Juric ha avuto una settimana intera per preparare il match e la formazione che scenderà in campo si avvicinerà molto a quella ideale per il tecnico croato nonostante le assenze di Rodriguez, Ansaldi, Mandragora e Verdi. Ballottaggio a tre per i due esterni di centrocampo: Aina, Singo e Vojvoda, con gli ultimi due leggermente favoriti. In avanti qualche dubbio per chi sarà alle spalle di Belotti: Brekalo e Praet partono avanti a Pjaca e Linetty.
Roma (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Smalling, Ibanez, Viña; Mancini, Mkhitaryan; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Abraham.
Torino (3-4-2-1): Milinkovic; Djidji, Bremer, Buongiorno; Singo, Pobega, Lukic, Vojvoda; Brekalo, Praet; Belotti.
Napoli – Lazio
A chiudere la quattordicesima giornata di Serie A sarà forse la partita più bella, quella che sulla carta dovrebbe regalare più spettacolo. Sono tantissimi i temi della super-sfida del “Maradona”: dal ritorno di Sarri nella “sua” Napoli, alla prova d’orgoglio e di riscatto dei biancocelesti in un big-match dopo la deludente sconfitta contro la Juventus di sette giorni fa.
Napoli – Lazio si giocherà sul filo dei nervi tra due squadre con una proposta di gioco chiara, seppur non ancora del tutto definita. Due squadre che non rinunceranno al possesso del pallone e che proveranno semplicemente a fare un gol in più dell’avversario.
La stanchezza e gli indisponibili potrebbero essere due fattori determinanti in un match sulla carta così equilibrato. Entrambe le squadre sono reduci dalla trasferta di Mosca in Europa League, i partenopei però hanno potuto beneficiare dell’anticipo della gara al mercoledì e si ritrovano così con 24 ore in più di riposo e, di fatto, una giornata in più per preparare il match. La Lazio invece è tornata ieri mattina a Roma e ha potuto utilizzare la giornata di venerdì solo per un leggero allenamento di scarico nel pomeriggio.
La partita di domenica sera sarà osservata con attenzione da tutte le grandi del nostro campionato perché, considerando le “sette sorelle”, Napoli e Lazio sono agli estremi di questa mini-classifica specifica composta dalle sole formazioni con ambizioni di vertice e aspirazioni europee. Undici sono i punti che separano le due squadre e il match di domani determinerà se la classifica resterà corta o meno.
Numeri e curiosità
I precedenti tra Lazio e Napoli nella storia sono 159, il bilancio è leggermente favorevole ai campani: 60 vittorie, 50 pareggi e 49 vittorie della Lazio. Il trend degli ultimi anni però è abbastanza preoccupante per i biancocelesti. Dopo il 2-4 esterno che valse i preliminari di Champions nel maggio del 2015, la Lazio ha vinto solamente due volte in tredici confronti con il Napoli, entrambe all’Olimpico, perdendo in dieci occasioni e pareggiando una volta.
Per la Lazio c’è inoltre da affrontare il tabù trasferta: nelle ultime dieci in Serie A il successo è arrivato in una sola occasione, poi due pareggi e sette sconfitte. Il Napoli non perde due partite consecutive in Serie A dal dicembre 2020, casualmente anche in quell’occasione il calendario prevedeva in serie Inter e Lazio.
Sarà una partita assolutamente speciale per Maurizio Sarri che si è seduto sulla panchina del Napoli per 148 volte tra il 2015 e il 2018. Da avversario è riuscito a battere gli azzurri una sola volta con la Juventus ma si giocava a Torino. Due sconfitte nelle altre occasioni: a Napoli in campionato e a Roma, in campo neutro, per la finale di Coppa Italia.
Seppur in condizioni precarie, attenzione massima dovrà essere rivolta a Lorenzo Insigne. Il capitano del Napoli ha nella Lazio il secondo bersaglio preferito in carriera con sette gol totali realizzati. Nelle ultime dieci sfide contro i biancocelesti Insigne ha messo a referto anche due assist.
Dubbi, scelte e probabili formazioni
Dopo la convincente prova di Mosca, Sarri dovrà chiedere uno sforzo in più ai suoi giocatori ma potrà contare sull’undici titolare ad eccezione del solo Marusic ancora positivo al Covid. In difesa torna Lazzari dal primo minuto, a sinistra gara dell’ex per Hysaj. Cataldi prende le chiavi della regia, accanto a lui Milinkovic e Luis Alberto. Pedro si è allenato senza problemi e guiderà l’attacco insieme a Immobile e Felipe Anderson. Il brasiliano sta vivendo un periodo di appannamento e potrebbe alternarsi a gara in corso con Zaccagni che sembra invece in rampa di lancio.
Senza Osimhen, Anguissa e Politano, Spalletti prova a consolarsi con il recupero di Fabian Ruiz e Insigne che ieri si sono allenati in gruppo regolarmente. Lo spagnolo dovrebbe essere schierato dal primo minuto con Zielinski, ballottaggio Lobotka – Demme per la terza maglia a centrocampo. Davanti: Insigne e Lozano a sostegno di uno tra Petagna e Mertens.
Napoli (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Lobotka, Zielinski; Lozano, Petagna, Insigne.
Lazio (4-3-3): Reina; Lazzari, Luiz Felipe, Acerbi, Hysaj; Milinkovic, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Pedro.
Michele Gioia