E’ morto Paolo Vascellari, primo ottico di Ostia

Il ricordo di Paolo Vascellari, il primo ottico con il suo negozio in via della Marina. Da lui si sono formate generazioni di tecnici

l'ottico Paolo Vascellari

Dopo aver lottato come un leone contro un male che non perdona, si è spento Paolo Vascellari, il primo ottico di Ostia. E’ morto all’età di 83 anni, avvolto dall’affetto dei suoi cari e questa mattina, sabato 6 novembre, si sono celebrati i suoi funerali in una chiesa, quella di Regina Pacis, gremita di amici e conoscenti.

Il ricordo di Paolo Vascellari, il primo ottico con il suo negozio in via della Marina. Da lui si sono formate generazioni di tecnici

Paolo Vascellari, figlio di Vincenzo, anche lui ottico, è stato il primo ad avviare questo genere d’attività a Ostia. Il suo negozio a via della Marina, aperto alla fine degli anni Cinquanta, era il punto di riferimento non solo per gli “occhialuti” ma, nel tempo, è diventato anche il regno degli appassionati di astronomia. Presso il suo negozio, infatti, si potevano trovare dal semplice binocolo ai più sofisticati strumenti di osservazione del cielo. E se il telescopio dell’ultima generazione non era disponibile sugli scaffali, su ordinazione sarebbe stato fatto arrivare a Ostia.

Schiere di miopi, di astigmatici e di presbiti hanno affidato la loro vista alle forniture di montature e lenti della famiglia Vascellari. Eh già perché Paolo era anche un pazientissimo “tutor” dei neo-diplomati. Ai suoi insegnamenti debbono la loro carriera, per esempio, i fratelli Francesco e Christiane Hawara. Quest’ultima entrata nel negozio giovanissima e solo per pagarsi gli studi da interprete, si innamorò non solo di quel lavoro ma anche dell’insegnante, diventandone la moglie. Per ben 54 anni e fino all’ultimo respiro di Paolo.

Per qualche tempo, ovvero fino al primo decennio del Duemila, Paolo e Christiane sono stati anche amorevoli concorrenti: lui nel negozio di via della Marina, lei in via Diego Simonetti. “Paolo non ha mai fatto la guerra per la concorrenza  nessuno – racconta commossa la moglie – Era un  buono, un mite, era amico di tutti”.

A piangerlo insieme con gli amici, sono la moglie e i figli Simona e Antonio, anche loro ottici sulle orme del papà.

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