Addio a Ruggero di Ferrantelli, primo chef della storia di Ostia

E’ morto Ruggero De Santis che con il socio Vincenzo ha reso famosa Ostia con il ristorante Ferrantelli, mèta dei vip di un’epoca

Ruggero De Santis, patron del ristorante Ferrantelli

Addio a Ruggero De Santis, il primo cuoco che ha reso famosa Ostia con i suoi piatti serviti nel ristorante Ferrantelli. Aveva 89 anni e si è spento avvolto nell’affetto delle figlie.

Ruggero De Santis è stato un creativo della cucina formidabile nell’epoca in cui i cuochi non si chiamavano chef e servivano piatti appartenenti alla tradizione italiana oppure elaboravano ricette destinate, appunto, a diventare loro stessi tradizione. Tipico esempio del self made man, era giunto a Roma giovanissimo direttamente da Amatrice, dove era nato. Aveva cominciato sì in cucina ma da ultimo arrivato si occupava di cose umili, poco più che un facchino. Però in locali di prestigio, prima al Centro della Capitale poi a “Il Pescatore” di Schiano al Borghetto di Ostia.

Di Ostia Ruggero se ne innamorò subito, intravedendo la possibilità di coltivare la sua passione non più da comprimario ma, finalmente, da cuoco. Così nel 1954 rilevò la trattoria Ferrantelli in via Claudio, proprio di fianco al Palazzo del Governatorato.  Fu da subito un grande successo al punto che, sei anni dopo, volle al suo fianco come socio Vincenzo De Santis che, nonostante portasse lo stesso cognome, non era un parente bensì un conoscente originario di un paese vicino al suo, Accumoli.

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Ruggero e Vincenzo davanti a Ferrantelli in una foto d’epoca

La coppia in cucina funzionava. Sfornava ricette gustose a metà tra la tradizione e l’innovazione del gusto. Ovviamente la base delle preparazioni era il pesce, ma non solo. Hanno fatto epoca le loro fettuccine al doppio burro, le fettuccine alla bucaniera, i cannelloni di pesce, il risotto rosato alla pescatora. Nei giorni festivi il ristorante di via Claudio era preso d’assalto e in quelli feriali non era raro incontrare ai tavoli personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo: Gino Bartali, Nino Benvenuti, Little Tony, Mino Reitano, Lina Wertmuller, Tony Renis, Stefano D’Orazio anche insieme al resto dei Pooh, Amii Stewart e tantissimi altri ancora.

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La pubblicità del non riuscito tentativo di cambiare nome al ristorante Ferrantelli

Ogni piatto che Ruggero De Santis metteva a tavola era un successo. L’unica cosa che alla coppia di chef non riuscì fu quella di cambiare il nome al locale: lo vollero denominare “Da Ruggero e Vincenzo i Re del capriccio marinaro” ma non funzionò. Per la gente loro erano i Ferrantelli. E così il ristorante riprese la vecchia intramontabile denominazione. Tanto che per Ruggero quello di Ferrantelli divenne quasi un cognome nella convinzione dei clienti.

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Ruggero De Santis davanti una bella portata di pesce fresco

Ruggero lavorò nella cucina di Ferrantelli per ben 36 anni, fino al 1990 ma la sua assenza e, soprattutto, il cambio delle abitudini dei romani, portò la figlia Cinzia dopo una decina di anni a chiudere il locale, oggi occupato da una bisteccheria.

Oggi, nel momento della sua dipartita, piangono Ruggero le tre figlie Donatella, Cinzia e Antonella oltre che i nipoti e l’intera comunità dei pionieri di Ostia. “Che dire se non che un altro pezzetto di storia e sparito. Fai buon viaggio grande papà” scrive sul suo profilo social Cinzia. I funerali si terranno lunedì 1 febbraio alle ore 10,00 presso la chiesa di Santa Monica.

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