Chiuso il bar kebab di via Tiburtina, 90, dove il primo ottobre fu ucciso Luca Perrone. E’ stata una pronta risposta quella del Questore di Roma, che ha disposto la cessazione immediata dell’attività di un locale in via Tiburtina dove, il primo ottobre scorso, un uomo, avventore del locale, ha perso la vita a seguito di un pugno sferrato dal figlio del proprietario.
La notifica del provvedimento è stata eseguita dagli agenti del commissariato San Lorenzo. Il proprietario dell’attività era già stato sanzionato per aver somministrato alimenti e bevande in assenza di licenza dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Locale.
L’omicidio si consumò all’alba, quando il figlio del titolare del locale del quartiere universitario, colpì con un pugno al volto il 58enne Luca Perrone. A sferrargli il pugno un ragazzo di 18 anni, figlio del proprietario del negozio dei kebab, poi fermato dalla polizia.
Roma, 15 giorni di chiusura per un bar
Quindici giorni. Questo lo stop imposto dal Questore di Roma ad un bar in viale Tirreno dove, pochi giorni fa, il titolare del locale aveva aggredito un ragazzo peruviano, provocandogli la frattura delle ossa nasali.
Prima di questo episodio, all’uomo, un 27enne romano, erano già state contestate diverse sanzioni, per il mancato funzionamento degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincita in denaro, per la violazione delle misure anti–Covid, e diverse violazioni accertate dalla Guardia di Finanza, come la mancata revisione periodica del misuratore fiscale.
Ad apporre i sigilli al bar, dopo la chiusura dell’istruttoria della Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Roma, sono stati gli agenti del III Distretto Fidene Serpentara.
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