Vaccino covid: “Ottima risposta nei malati di cancro ma necessaria dopo sei mesi la terza dose”

Ricerca del Regina Elena mostra l'ottima risposta del vaccino nei malati di cancro. Al via le prenotazioni per la terza dose

vaccino

Nei malati di cancro la risposta al vaccino covid raggiunge una copertura del 94% ma dopo sei mesi la quantità di anticorpi specifici crolla, fino ad azzerarsi a nove mesi.

Sono gli elementi rivelati da una ricerca condotta a Roma su un campione di oltre 800 malati di cancro e pubblicata su una rivista internazionale di oncologia. Un’indagine scientifica che ribadisce come la terza dose della vaccinazione anti-Covid si confermi fondamentale per i soggetti immunodepressi come i malati oncologici, per i quali è già partita.

Ricerca del Regina Elena mostra l’ottima risposta del vaccino nei malati di cancro. Al via le prenotazioni per la terza dose

Il nuovo studio italiano, il più grande al mondo sulla risposta immunologica e sulla sicurezza del vaccino a mRNA nelle persone colpite da cancro, evidenzia come in questi pazienti il tasso di risposta anticorpale aumenta fino al 94,2% dopo la seconda dose, ma trascorsi 6 mesi il livello anticorpale si abbassa molto e dopo 9 si azzera. Da qui la necessità del richiamo che, come prevede la recente circolare del ministero della Salute, verrà ora esteso anche agli over-80, agli anziani nelle Rsa e al personale sanitario

A fare luce sul legame tra vaccino e pazienti oncologici è dunque lo studio condotto dall’Istituto Regina Elena-Sapienza Università di Roma e pubblicato su Clinical Cancer Research, che ha arruolato 816 pazienti con diversi tipi di neoplasie solide in trattamento attivo o sottoposti a cure nei 6 mesi precedenti la vaccinazione anti-Covid. Il tasso di risposta, spiega Francesco Cognetti, direttore Oncologia Medica Regina Elena, «è aumentato in maniera significativa dal 59,8% a tre settimane dalla prima inoculazione fino al 94,2% dopo la seconda. Il vaccino è quindi efficace nei pazienti oncologici, che sono ad alto rischio di conseguenze gravi fino alla morte se contagiate dal virus».

La ricerca romana

Il titolo della ricerca pubblicata su Clinical Cancer Research è “Immunogenicity and safety of COVID-19 vaccine BNT162b2 for patients with solid cancer: a large cohort prospective study from a single institution“ (qui il link). Dal 1 al 20 marzo 2021, questo studio prospettico ha incluso 816 pazienti affetti di cancro afferenti al Regina Elena ed eleggibili alla vaccinazione. Una coorte di 274 operatori sanitari è stata utilizzata come gruppo di controllo abbinato per età e sesso.

Il vaccino BNT162b2 (Tozinameran della Pfizer) è stato somministrato con un regime a due dosi a distanza di 21 giorni. L’analisi degli anticorpi IgG anti-Spike (S) (abs) a 7 settimane ha mostrato nei pazienti oncologici una copertura immunitaria del 94,2%, rispetto al 100% del gruppo di controllo. Anche gli eventi avversi hanno mostrato una buona tolleranza del vaccino nei malati di cancro: gli effetti di grado severo erano rispettivamente del 3,5% e dell’1,3% dopo la prima e la seconda dose.

La terza dose per gli oncologici

Dati preliminari in corso di pubblicazione, tuttavia, rileva Cognetti, «mostrano una notevole diminuzione del tasso anticorpale negli oncologici in trattamento attivo a 6 mesi dalla prima dose, diminuzione molto più significativa rispetto ai sani, ed una previsione di azzeramento degli anticorpi in questi pazienti a circa 9 mesi rispetto ai 16 mesi nei sani».

Da oggi prenotazioni nel Lazio

Intanto, mentre è appunto in atto il richiamo con la terza dose per gli immunodepressi, ci si prepara all’avvio della rivaccinazione degli anziani nelle Residenze assistite Rsa. Da ieri, 28 settembre, sono partite le terze dosi per gli ospiti delle Rsa nella Asl di Rieti. Dalla mezzanotte di oggi, 29 settembre, sarà attivo per tutta la regione Lazio il servizio di prenotazione online per gli over 80 che hanno ricevuto la seconda dose entro il 31 marzo 2021, scegliendo il centro vaccinale o la farmacia vicino casa. Chi vuole può invece fare la terza dose dal proprio medico contattandolo direttamente.

A chiarire quale sarà la tabella di marcia è stato oggi Gianni Rezza, direttore della prevenzione del Ministero della Salute: «Stiamo partendo, come gli altri Paesi, coprendo le persone a maggior rischio. Quando sarà dato l’ok agli iperfragili? Probabilmente a ottobre, ma rispettando la tabella: avevamo cominciato con gli immunocompromessi. Sarà una campagna di vaccinazione graduale». Successivamente, la terza dose sarà estesa ulteriormente, conferma il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. «È ragionevole pensare che col passare del tempo si passi alla terza dose per tutti, ma – conclude – occorre sempre stabilire le priorità».

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