Ostia, per la carta d’identità elettronica l’attesa è 5 mesi

Lo segnalano i cittadini del Decimo Municipio. La prima data utile è il 22 febbraio 2022

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A Roma la carta d’identità elettronica non riesce proprio a decollare. Già c’erano state delle proteste in estate per la lentezza sulle prenotazioni. A giugno per ottenere la Cie ci volevano tre mesi, adesso addirittura cinque.

Lo segnalano i cittadini del Decimo Municipio. Alcuni di loro si sono rivolti al servizio di prenotazioni online della carta d’identità elettronica. Immaginate il loro stupore quando il sistema ha proposto loro come prima data utile il 22 febbraio 2022. Oltre cinque mesi di attesa. Non stanno molto meglio gli altri municipi della Capitale, dove l’appuntamento viene dato intorno a metà gennaio. In alcune sedi il servizio proprio non funziona.

Ostia, per la carta d'identità elettronica l'attesa è 5 mesi 1

Per le urgenze quindi non resta che chiedere la carta di identità cartacea. Oppure bisogna stare sempre collegati al sito perché le date – quando vengono inserite nuove disponibilità – sono poche e vanno a ruba.

L’idea del Campidoglio, già avviata in via sperimentale in alcuni municipi, è quella di evitare la prenotazione online della carta d’identità elettronica e accogliere i cittadini direttamente allo sportello: ma per renderla concreta sarà necessario avere più personale disponibile.

Carta d’identità elettronica: la protesta dei sindacati

Intanto i sindacati hanno già lanciato l’allarme sulle “gravi e persistenti problematiche” relative alle altre pratiche, dai certificati anagrafici ai cambi di residenza.  “I programmi specifici non funzionano e si bloccano tutti i giorni, anche per molto tempo; l’help desk continua a non rispondere alle chiamate degli operatori in difficoltà e non risulta affatto potenziato come garantito” – avevano scritto Cgil, Cisl, Uil e CSA in una lettera inviata al Direttore del Dipartimento dei Servizi Delegati e all’assessore al Personale di Roma Capitale, Antonio De Santis.

A otto mesi dalla migrazione dei dati dell’Anagrafe di Roma nel database nazionale, l’ANPR, la transizione resta ancora complicata.

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