Nella Capitale scatta l’allarme rifiuti. Con il rientro dei romani a casa, a vacanze finite, la produzione di spazzatura è destinata ad aumentare rapidamente. Ma nonostante l’allarme lanciato da medici, sanitari e dallo stesso amministratore delegato di Ama, Stefano Zaghis, ancora non sono state prospettate soluzioni per evitare che oltre mille tonnellate di immondizia a settimana restino a marcire sulle strade.
I rischi erano stati messi nero su bianco in una lettera inviata da Zaghis alla sindaca Virginia Raggi e al prefetto Matteo Piantedosi. L’allerta riguarda anche il servizio di ritiro rifiuti nelle scuole.
Con il contro-esodo di fine estate nella capitale scatta l’emergenza rifiuti: oltre 1000 tonnellate di spazzatura a settimana rimarranno in strada, ed è allarme per i rischi igienico-sanitari.
Rifiuti, la parola dell’agronomo: “Le manutenzioni vengono fatte male”.
Le dichiarazioni di Giovanni Romeo (agronomo e certificatore): “Reputo che in questo momento soprattutto la parte della manutenzione del verde e degli edifici scolastici del nostro territorio siano in uno stato di semiabbandono”.
“Le manutenzioni non vengono fatte correttamente. Immaginate prati incolti, cespugli cresciuti a dismisura possono rappresentare un pericolo per i ragazzi e per gli operatori scolastici. Le ditte devono lavorare in modo serio e controllare lavoro delle ditte, per coordinarsi e per evitare i problemi per i nostri figli e per chi lavora nella scuola”.
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