Rifiuti, convocati due sit in contro la discarica di Roncigliano (VIDEO)

Roncigliano: nel sito si continuano a scaricare rifiuti non trattati, nell'indifferenza delle istituzioni e degli enti preposti al controllo. Organizzati due sit in di protesta contro la discarica

Albano: ci sono anziani, donne e bambini a presidio del sito di Roncigliano (Albano), per protestare contro una discarica che ipotecherà la loro salute per molti anni a venire, e dove decine di Tir continuano a scaricare rifiuti non trattati. Per questo Usb e i lavoratori Ama, in una nota di solidarietà con i residenti di Roncigliano, invitano i comitati cittadini a partecipare a due sit in organizzati contro l’inceneritore.

Roncigliano: nel sito si continuano a scaricare rifiuti non trattati, nell’indifferenza delle istituzioni e degli enti preposti al controllo. Organizzati due sit in di protesta

Si svolgeranno giovedì 26 agosto alle ore 10.00 sotto la sede dell’ARPA in via Saredo 52, e martedì 31 agosto alla stessa ora, presso la sede della Direzione Regionale Rifiuti in via Anagnina, le iniziative proposte dal Coordinamento contro l’inceneritore di Albano e rivolte a tutti i comitati di cittadini in lotta per la difesa del territorio e della salute pubblica.

Con questi incontri, Usb e i lavoratori Ama, lanceranno un vivo segnale di solidarietà con i residenti di Roncigliano, che da giorni stanno presidiando il sito di raccolta, cercando di far valere le proprie ragioni per il futuro della salute dei cittadini, che a causa di questa scomoda presenza, rischia di essere gravemente compromessa.

Dello stesso avviso anche il sindaco di Ardea Mario Savarese, che ha denunciato la “collega di partito” e sindaca di Roma Virginia Raggi per la riapertura della discarica di Roncigliano, depositando presso la Procura della Repubblica un esposto-denuncia con la quale chiedeche siano disposti gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti che hanno portato alla sua riapertura (leggi qui).

In quel sito – come viene sottolineato nella nota di Usb di oggi – dovrebbe essere conferita la frazione organica stabilizzata, cioè materiale privo di percolato (liquami) e di esalazioni nausebonde, invece decine di Tir continuano a scaricare rifiuti non trattati con la protezione delle forze di Polizia, e nella totale indifferenza delle istituzioni che si affidano alla certificazione dei gestori degli impianti, mentre l’Arpa, organismo deputato al controllo, è latitante.

E’ una battaglia contro: “la miseria e l’ipocrisia della politica romana contro i residenti di Roncigliano (che non votano alle prossime amministrative di Roma) – recita la nota”.

“Il coraggio e la dignità dei residenti di Roncigliano (Albano) – prosegue – di anziani, donne e bambini in presidio, dall’alba al tramonto, contro una discarica che ipotecherà la loro salute per molti anni a venire, rappresenta il duro prezzo che questi cittadini pagano alla miseria e ipocrisia della politica romana”.

Il Consiglio straordinario dell’Assemblea Capitolina del 14 luglio scorso ha decretato la capitolazione della Giunta Raggi sulla questione dei rifiuti a Roma.

“Una capitolazione – si legge nel comunicato – figlia dell’incompetenza, ma soprattutto delle pressioni e degli appetiti famelici di imprenditori e malavitosi attorno alla ricchezza rappresentata dal volume di rifiuti prodotto nella capitale. E’ stata inscenata la farsa collettiva di una campagna elettorale consumata sulla pelle dei romani, sommersi dai rifiuti dell’ennesima emergenza, e dei lavoratori Ama, che operano in sottorganico e in condizioni da terzo mondo. Tutti all’unisono chiedevano impianti e discariche e come una roulette russa la scelta è caduta su Albano, i cui residenti, non a caso, non votano alle elezioni amministrative di ottobre”.

“Questa politica dovrebbe chiedere scusa alla città. Il fallimento totale della gestione dei rifiuti, porta la firma di tutte le amministrazioni capitoline e regionali da 10 anni a questa parte – ed aggiungono: la raccolta differenziata spinta, il porta a porta, la riduzione dei rifiuti a monte, il recupero di materia prima seconda, il riuso, comincia con il Patto per Roma nel 2012 e crolla miseramente in un unico coro unanime che invoca impianti e discariche”.

“Nessun investimento e nessun piano assunzionale per sostenere il defunto ciclo virtuoso dei rifiuti – conclude la nota -. Ora la parola magica è l’economia circolare che trasforma la monnezza in energia, materia prima a costo zero e grossi profitti sulla vendita di biometano e similari. Con buona pace di quei cittadini che dovranno convivere con mega impianti di biodigestione e incenerimento”.

Nel video il servizio di Adil Mauro.

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