Porto di Roma, confiscato in via definitiva il patrimonio del patron Balini (VIDEO)

La Guardia di Finanza sequestra beni per oltre 460 milioni di euro

Porto Turistico di Roma: la Guardia di Finanza ha confiscato in via definitiva beni per oltre 460 milioni di euro all’imprenditore Mauro Balini, patron del Porto Turistico di Roma.

Porto, operazione “Ultima spiaggia”. La Guardia di Finanza ha confiscato in via definitiva il patrimonio del patron Balini.

A Ostia la Guardia di Finanza ha confiscato in via definitiva il patrimonio del patron del Porto Turistico Mauro Balini.

L’imprenditore romano, operante principalmente a Ostia nel settore turistico e immobiliare, fu arrestato dalle Fiamme Gialle nel 2015 per associazione per delinquere finalizzata a fatti di bancarotta fraudolenta, riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita e intestazione fittizia di beni.

I successivi approfondimenti economico-patrimoniali condotti dagli specialisti del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria sul reticolo societario riconducibile a Balini, anche tramite imprese estere o intestate a familiari o compiacenti prestanome, hanno consentito di disvelare la disponibilità di beni in misura assolutamente sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati e la provenienza di parte degli stessi quale provento e/o reimpiego dei delitti contestati.

Inoltre, sono stati acclarati rapporti con esponenti delle organizzazioni malavitose egemoni ad Ostia, come i clan Fasciani e Spada ad alcuni dei quali Balini concedeva, a prezzo irrisorio o addirittura a titolo gratuito, la gestione di attività presso stabilimenti balneari o la gestione del parcheggio interno al citato porto turistico.

L’operazione “Ultima spiaggia”.

Questa mattina, giovedì 5 agosto, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito il decreto di confisca, emesso dalla locale Corte di Appello e divenuto definitivo all’esito della pronuncia della Suprema Corte di Cassazione, avente ad oggetto l’ingentissimo patrimonio mobiliare e immobiliare, per un valore stimato di oltre 460 milioni di euro, riconducibile a Mauro Balini, patron del “Porto turistico di Roma”.

Il decreto eseguito in data odierna, giovedì 5 agosto, determina la definitiva acquisizione dei beni da parte dello Stato, e ha a oggetto la quasi totalità di quanto sottoposto a sequestro e a confisca di primo grado, rispettivamente, nel 2016 e nel 2019, a seguito di provvedimenti emessi dal Tribunale di Roma – Sezione Specializzata Misure di Prevenzione su richiesta della locale Procura della Repubblica, vale a dire:

  • quote societarie, capitale sociale e intero patrimonio aziendale di 13 società;
  • 522 unità immobiliari e 28 terreni siti in Roma, per lo più facenti parte del complesso “Porto turistico di Roma”, che ha continuato ad essere operativo, dal 2016, sotto il controllo di amministratori giudiziari;
  • 6 autoveicoli;
  • crediti societari e disponibilità finanziarie.

 

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