Case Larex a Nuova Ostia: persi i fondi destinati a garantirne la messa in sicurezza

Le case Larex di via Fasan a Nuova Ostia, sono ancora in un pericoloso limbo. A rischio l'incolumità degli occupanti

Nuova Ostia: a sei mesi da quello che doveva essere l’intervento urgente di messa in sicurezza degli edifici di Via Marino Fasan, nulla è accaduto.

Le case Larex di via Fasan a Nuova Ostia, sono ancora in un pericoloso limbo. A rischio l’incolumità degli occupanti

Un fatto gravissimo che Labur, definisce inaudito sotto il profilo politico, amministrativo se non addirittura penale, ma che è il risultato di un assurdo rimpallo di responsabilità in una situazione che solo apparentemente sembra contorta.

Ad esprimersi a monte e con tono chiaro e severo era stato già il Tar del Lazio riferendo, come scrivevamo in questo articolo (leggi qui):

“Una vicenda paradossale in cui gli immobili a rischio crollo sono nella detenzione e nella custodia di Roma Capitale che trascura da anni tale condizione, ma provvede ad intimare al proprietario, che non li detiene e non può accedervi, di eseguire i lavori di messa in sicurezza per privata e pubblica incolumità, non avendo neppure provveduto ad interdire l’accesso a tutte le aree ritenute a rischio per la pubblica incolumità

E intanto, nel contenzioso con LAREX, il X Municipio assume la posizione di negare di non aver svolto al massimo quanto da prassi ci si attendeva. Ma nella lunga ricostruzione dei fatti da loro esposta e riportata nella nota di Labur, qualcosa non convince:

“A settembre 2020 il Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale, avrebbe chiesto l’intervento della Larex per puntellare gli edifici previa bonifica delle carcasse di auto e dei detriti (in realtà esisteva una Determinazione di Protezione Civile già nel 2017, dunque i fatti erano noti da anni). Il X Municipio, che aveva il ruolo di interloquire con AMA, forte della convenzione extra-TARI, avrebbe ricevuto un fondo di 150mila euro a inizio dicembre dopo la variazione di bilancio, ma a seguito del sopralluogo del 9 dicembre 2020, effettuato dall’Ufficio Tecnico Municipale, rispondeva di non poter intervenire essendo ancora in attesa del preventivo di AMA, poi giunto il 14 dicembre per un importo di 87.000 euro e una durata dell’intervento di 15 giorni. L’inizio lavori però, fissato il 31 dicembre, non è stato effettuato in quanto AMA si è rifiutata perché non era “sicuro accedere ai locali”. Così – conclude Labur – a fine 2020 i fondi sono andati persi”.

“Questo – sottolinea Paula Filipe de Jesus (Labur) – è la ragione per cui il Comune di Roma è stato soccombente in Tribunale, nella causa con la proprietà Larex. Su tutto il resto poi, ancora oggi non ci sono risposte, perché dicono dopo cinque anni, che ci stanno ancora lavorando”.

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