Le immagini mostrano alcuni cinghiali razzolare tra le tombe e andarsene a zonzo tra gli edifici dei fornetti. Uno spettacolo che, secondo il segretario dell’UdC, Roberto Riccardi, “racconta l’ennesimo scempio nella generale condizione di degrado in cui versa quel cimitero”.
Il segretario romano dell’UdC, Roberto Riccardi, denuncia: “I cinghiali che razzolano tra le tombe è l’ennesimo scempio che racconta il degrado del cimitero di Prima Porta”
Il camposanto in questione è quello di Prima Porta, lungo la via Flaminia. Alcune foto diffuse sulla pagina social di Roma Lista Civica, stanno facendo il giro del mondo mettendo alla berlina un settore già ampiamente sbeffeggiato dallo sciopero delle agenzie di onoranze funebri cittadine (leggi qui). «La presenza di cinghiali tra le tombe – denuncia Roberto Riccardi, Segretario romano dell’UDC – è solo l’ultima agghiacciante notizia che giunge dal cimitero di Prima Porta. Un luogo che versa in una condizione di degrado irreversibile, con cappelle allagate o chiuse per crolli, pavimenti ricoperti da guano, tombe saccheggiate, erba alta e fontanelle non funzionanti».
«É un girone infernale nel quale le salme restano in giacenza nei depositi, in attesa di essere cremate, e dove alcuni cadaveri sono stati sezionati con coltellacci da dipendenti infedeli, lungo i vialetti» aggiunge Riccardi.
«Purtroppo – prosegue il segretario romano dell’UdC – la Raggi tace sullo stato apocalittico dei cimiteri romani, mentre è sempre molto loquace quando si tratta di annunciare una nuova macchinetta mangia plastica, 500 metri metri di asfalto od una funivia smontabile».
«Ora basta – conclude Riccardi – rinnoviamo al Presidente Draghi la richiesta di un Commissario nominato dal Governo, in carica dall’imminente scadenza naturale del mandato della Raggi sino alle elezioni di ottobre. Un atto dovuto alla città ed ai suoi abitanti che, tra l’altro, permetterebbe un risparmio calcolabile in almeno tre milioni di euro, destinabili da subito alle attività di sostegno per i più fragili».
Gli interventi dell’Ama
Il 21 maggio scorso l’Ama, azienda municipale per l’ambiente, delegata alla cura dei cimiteri, rassicurava che, a proposito del cimitero Flaminio “la sicurezza è garantita da un sistema di controllo con telecamere” e che “la costante opera di vigilanza effettuata anche attraverso guardie giurate e la collaborazione continua con le Forze dell’Ordine ha consentito di condurre un’efficace opera di contrasto ai fenomeni di microcriminalità, che nel 2021 sono stati quasi del tutto azzerati“.
Riguardo al contrasto del degrado, la nota dell’Ama specificava che l’azienda “ha già intensificato da alcuni giorni le attività di sfalcio e cura del verde. Si tratta di un’operazione massiva che riguarda gli spazi comuni del luogo e che andrà avanti fino a tutto il mese di giugno“. Veniva anche ricordato che il cimitero di Prima Porta “si estende su una superficie di oltre 140 ettari“.
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