Tra la crisi economica e la grande incertezza verso il futuro a causa della pandemia da Covid-19, c’è ancora chi scommette sulla propria attività e soprattutto su Ostia. E’ il caso di Marco Zavatta e Marco Faiola, titolari di MIT Bistrot, “Un piacevole incontro di gusto“, il risto-bistrot che ha appena aperto in Piazza di Tor San Michele 21.
MIT Bistrot di Ostia: un piacevole incontro di gusto
Un bistrot di tendenza nel pieno centro di Ostia, a due passi dall’isola pedonale di Piazza Anco Marzio e dal Pontile, luogo simbolo del litorale romano. E’ la scommessa di due imprenditori lidensi, che hanno fatto della propria passione e del proprio stile di vita, una professione.
“Il MIT Bistrot è il coronamento di un sogno, frutto di anni di duro lavoro e dell’esperienza maturata sul territorio con il ristorante ‘Il Peperoncino’ e la gestione dello stabilimento ‘Il Capanno’. – racconta con orgoglio e non poca commozione Marco Zavatta.
La forza del gruppo sembra il vero valore aggiunto del successo del MIT. Una squadra che da anni collabora insieme ed è ormai diventata una famiglia. Un fattore che viene riconosciuto anche dai clienti affezionati e che alla lunga in questo settore fa la differenza.
“L’idea è quella di proporre un format nuovo, fresco e alla moda su Ostia. – prosegue –Una selezione di brunch, cocktail bar e ristorante con materie prime di livello e prodotti rigorosamente stagionali, guarniti da un tocco di raffinatezza e originalità“.
E la mission di Zavatta e Faiola sembrerebbe rispecchiarsi appieno nel locale che hanno ideato. La mise en place è minimal ed elegante. Al legno dei tavoli e delle sedie vengono abbinati i colori tipici di un’attività che si affaccia sul mare: il bianco di cuscini, lampade e gazebo e il blu delle tovaglie. Non manca il tocco green delle piante che ornano tutto il bistrot.
I fornelli sono già accesi dalle prime ore del mattino. Il MIT Bistrot, infatti, apre alle 9.00 per il coffee break e prosegue la sua attività con il brunch, l’aperitivo, la cena e il dopocena, fino alle 23.00, o meglio “fino alle 2.00 di notte quando le disposizioni anti-Covid lo permetteranno” come sottolineano i titolari.
Le colazioni dolci e salate
Il bistrot punta lo sguardo oltre oceano e propone una scelta di colazioni dal carattere decisamente internazionale.
“Proponiamo colazioni sia dolci che salate. – spiegano i titolari dell’attività – Produciamo internamente torte e dolciumi vari. Abbiamo scelto di non servire cornetteria perchè ci siamo voluti allineare su una pausa caffè piuttosto che su una prima colazione. Anche il pane è fatto in casa“.
Il brunch: da non perdere i “Mitozzi”
Dalle 9.00 del mattino il MIT Bistrot viene allestito per il brunch. Un pasto leggero e veloce, ma che non lascia nulla al caso, puntando sempre sull’originalità e sulla qualità delle materie prime.
Fiore all’occhiello i gustosi “Mitozzi“, ovvero dei maritozzi sia dolci che salati farciti con panna, affettati o verdure. Tra i gusti più richiesti, “lonzino, pomodori secchi, salsa piccante e misticanza” oppure “uovo strapazzato e fontina fusa“.
Oltre ai Mitozzi è possibile soddisfare il proprio palato con club sandwich, toast briochiati e bruschette.
La cena, tra abbinamenti originali e cotture a bassa temperatura
Molto ricca la proposta relativa alla cena grazie al tocco magistrale degli chef Lorenzo e Manuela. Tra abbinamenti azzardati, varie tipologie di cottura e prodotti di prima qualità, ce n’è davvero per tutti i gusti.
“Tra i piatti che siamo sicuri diventeranno iconici – spiega Marco Zavatta – c’è il tortello di carbonara. Un tortello rigorosamente fatto in casa con una mousse di carbonara. Ma abbiamo anche piatti più semplici come il classico spaghetto alle vongole, cucinato con una pasta trafilata al bronzo e arricchito con un tocco di originalità grazie all’aggiunta dei broccoletti.
Tra i secondi, la cottura a bassa temperatura – aggiunge Zavatta – è sicuramente uno dei nostri punti di forza. Abbiamo ad esempio il maialino al forno, il galletto alla diavola con rucola e tamarindo per mantenerlo succoso e tenero. E poi pesce di prima qualità: calamaro scottato con chinoa soffiata e friggitelli alioli, zuppa di pesce locale e frittura di paranza fresca, merluzzo in olio cottura, agretti, fusaie e grani di senape“.
E sono proprio le fusaie (lupini) a rievocare nella mente dei titolari del MIT, antichi ricordi. “Per noi lidensi è un prodotto iconico che ci ricorda la nostra infanzia e di quando andavamo al Pontile a mangiarle. Proprio per questo proponiamo anche piatti particolari come le fusaie speziate con la robiola“.
Un’altra proposta di livello che sta già riscuotendo molto successo sono i dolci. “Abbiamo il nostro Pastry Chef Tommaso che ogni giorno sforna una produzione di dolci eccezionale. La selezione punta ad uscire dall’ordinario. Non troverete panna cotta, creme brulèe o tiramisù, ma ad esempio un babà pinacolada (con ganache montata al cocco, fit di ananas caramellata e vaniglia). Oppure una variazione di cioccolato Varrona. O ancora una Lemon tart (frolla con pralinato alla nocciola, lemon card e meringa)“.
Aperitivo e dopocena
Sia per l’aperitivo che per il dopocena la parola d’ordine è drink list, curata dai fedelissimi amici Simone ed Edoardo. Una vasta selezione di vini e cocktail viene proposta ai clienti in un’offerta che riporta al significato profondo del nome del locale. MIT, infatti, oltre a richiamare le iniziali dei nomi dei figli di uno dei titolari, deriva dalla pronuncia del termine inglese “meet” (incontro). E proprio nella drink list si ritrova questo senso di intimità, convivialità e incontro: tra i nomi dei drink special la sala da the, la discoteca, la spiaggia, la biblioteca, il museo.
Insomma, le premesse per un futuro radioso tra i locali più in voga del litorale romano ci sono tutte. Non rimane che provare per credere!
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