Infernetto: centro polifunzionale nell’ex oratorio: chi lo gestirà?

La struttura verrà intitolata alla memoria di Mattia Roperto, il giovane morto lo scorso giugno a causa di un incidente in Via Cilea. Ma non è ancora chiaro chi si occuperà della gestione.

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Il Decimo Municipio ha approvato una delibera per il riutilizzo dell’ex parrocchia S.Tommaso all’Infernetto, come centro Polifunzionale Intergenerazionale. La struttura verrà intitolata alla memoria di Mattia Roperto, il giovane morto lo scorso giugno a causa di un incidente in Via Cilea (leggi qui). Ma non è ancora chiaro chi si occuperà della gestione.

Infernetto: chi gestirà il centro polifunzionale in via Liviabella?

L’ex parrocchia S.Tommaso in via Lino Liviabella 70, all’Infernetto, diventerà un centro polifunzionale intergenerazionale. La notizia è stata fornita dall’amministrazione del Decimo Municipio, che ne ha annunciato anche l’intitolazione:

E’ un risultato  – si legge nella nota – che ha visto un percorso partecipativo, cominciato con un’assemblea pubblica, finalizzata a definire le modalità di utilizzo dei locali, dove si è anche deciso di intitolare la struttura alla memoria del giovane Mattia Roperto, scomparso prematuramente in un incidente stradale a giugno 2020 in via Cilea.

La delibera di oggi, si è resa necessaria per predisporre un regolamento per la fruizione degli spazi con la massima partecipazione delle realtà territoriali, prevedendo attività culturali, artistiche, ludico-ricreative e sociali, senza fini di lucro e gratuite per i partecipanti e per gli utenti finali”.

La delibera

Nello specifico la delibera prevede di destinare i locali di via Lino Liviabella 70, corrispondenti ai riferimenti catastali foglio 1115 particella A, foglio 1115 particella 1071 sub 501, 1072 sub 501, 4379, 4793, 4792 a Centro Polifunzionale Intergenerazionale.

Oltre all’intitolazione del Centro alla memoria di Mattia Roperto, si indica che la gestione del dovrà rimanere pubblica e che le commissioni competenti si dovranno attivare per redigere un regolamento per la fruizione della struttura con la più ampia partecipazione delle realtà territoriali.

Ora non rimane da capire concretamente chi si occuperà del centro. Un elemento non di poco rilievo, soprattutto per evitare che la notizia non rimanga soltanto un annuncio pre-campagna elettorale.

A questo proposito è intervenuto Labur (Laboratorio di Urbanistica), che ha dichiarato:

E’ l’ennesimo episodio di un bene pubblico lasciato andare in rovina per farne oggetto di promesse in campagna elettorale. La presenza di strutture abusive ha impedito di perfezionarne l’acquisizione a patrimonio e l’incapacità amministrativa ha fatto naufragare la sua destinazione a presidio sanitario. Commissioni, sopralluoghi e una finta assemblea spacciata per ‘percorso partecipativo’ hanno infine ostacolato il ‘processo strutturato’ previsto dal regolamento di Roma Capitale.

Ora al Municipio Roma X rimane la parte senza valore, cioè la Chiesa e la canonica, impiegata per elargire mancette elettorali, invece per l’oratorio, cioè per la struttura più importante, si predispone la tavola destinata al banchetto dei privati. In altre parole, finti progetti in cambio della cessione del fabbricato. Siamo dunque alla solita svendita del patrimonio pubblico per manifesta (o voluta) incapacità amministrativa“. – conclude Labur.

Intanto la consigliera della Lega in Decimo Municipio, Monica Picca, ha annunciato di voler presentare un’interrogazione in merito per fare luce sull’argomento e chiarirne procedure e assegnazione.

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