Un murale di 93 metri è stato realizzato dagli studenti del territorio in via Capo Sperone a Ostia. L’opera d’arte ha visto capofila il Liceo Labriola, che ha aderito al progetto Mibact “Riqualificare il litorale romano attraverso la scuola”.
Il muro di 93 metri, che cinge gli istituti scolastici di Via Capo Sperone 50-52 (Liceo Labriola, Succursale Liceo Anco Marzio, ITIS Faraday, succursale ITCG Toscanelli) è stato il cuore del progetto Mibact “Riqualificare il litorale romano attraverso la scuola”, che ha visto come capofila il Liceo Labriola e ha coinvolto diverse associazioni culturali del territorio, oltre a studentesse e studenti del Decimo Municipio.
Cosa rappresenta il murale
Il murale cita i personaggi storici che danno il nome ai vari istituti e si snoda con la raffigurazione dei ragazzi che passeggiano, chiacchierano, vanno sullo skate: “Un nastro di colore”, lo ha definito ai nostri microfoni la preside del liceo Labriola Margherita Rauccio che prosegue – l’idea del disegno è stata proprio dei ragazzi, che sono stati coordinati dal professor Forcellino, dalla professoressa Misso e guidati da Mirko Pierri. Quindi onore e merito a loro”.
Infatti attraverso uno straordinario lavoro di pulitura prima e di decorazione poi, studentesse e studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado, che frequentano quel plesso o sognano di frequentarlo il prossimo anno, guidati da Mirko Pierri, maestro di street art di a.DNA, dal prof. Valerio Forcellino e dalla prof.ssa Misso, hanno riscritto il muro.
Lo hanno trasformato in un lungo nastro di colore, dove accanto ai personaggi storici che hanno dato il nome alle scuole compaiono proprio loro, i veri protagonisti, ragazzi e ragazze che vanno sullo skate, camminano con lo zaino, chiacchierano, leggono, tirano calci ad un pallone.
“La realizzazione del murale ha richiesto diversi giorni di lavoro, ma è servita a ricreare senso di comunità ed entusiasmo in un momento difficile come quello che stiamo vivendo” – spiega la preside Rauccio – svolgere attività laboratoriali all’aperto, nel totale rispetto delle norme di sicurezza è stato importantissimo per tutti e, soprattutto, ha rafforzato quel senso di appartenenza che porta come conseguenza diretta il rispetto del bene comune”.
“Certamente – spiega la preside Rauccio – tutti gli studenti e le studentesse, non solo i diretti realizzatori dell’opera, faranno in modo di mantenere il muro pulito e colorato come è ora, per la gioia dei cittadini del quartiere, che hanno sostenuto, incoraggiato e supportato tutto il team. Questo il vero spirito del progetto murale: riqualificare attraverso la scuola non solo lo spazio fisico ma anche il tessuto sociale del nostro territorio”.
“Il progetto si è concluso in piena pandemia sempre rispettando le regole anti-covid e il distanziamento. Voglio sottolineare l’entusiasmo enorme da parte del quartiere, con i residenti che si sono mobilitati sostenendoci anche mentre lavoravamo di sera”.
“Il progetto è riuscito perché ha centrato l’obiettivo: ovvero la riqualificazione tessuto sociale rinsaldando i rapporti di solidarietà, di senso di appartenenza, la scoperta dell’altro di cui se ne aveva bisogno.
Al termine dei lavori, la scuola ha regalato ai ragazzi le “bombolette” utilizzate per realizzare il murale con sopra l’attestato di partecipazione al progetto.
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