Roma: disastro raccolta differenziata. E Ama chiede aiuto a Napoli

Si fa sempre più grave l'emergenza rifiuti nella Capitale. I dati forniti da Legambiente fotografano uno scenario preoccupante.

Si fa sempre più grave l’emergenza rifiuti a Roma. Nella Capitale si sta consumando un vero e proprio disastro nella gestione della raccolta differenziata, con Ama che non è più in grado di smaltire l’indifferenziata e tramite la Regione chiede aiuto a Napoli.

Rifiuti Roma: Ama chiede aiuto alla Sapna di Napoli per il conferimento di 100 tonnellate di rifiuti

Con sempre meno discariche a disposizione, l’emergenza rifiuti nella Capitale sta diventando davvero critica. Nessuno vuole l’immondizia di Roma, che in questo modo non sa dove far scaricare i propri camion. Prima i secchi “no” di Cerveteri e Bracciano, ora recentemente il sindaco di Civitavecchia, che ha lamentato un via vai di tir provenienti dalla Città Eterna nella discarica privata cittadina dove vengono scaricate 80 tonnellate di rifiuti al giorno e per questo ha aumentato i controlli (leggi qui).

Ma ancora non basta, vista la chiusura di un importante impianto nel Frusinate, che accoglieva quotidianamente ingenti quantità di rifiuti capitolini, il Campidoglio deve correre ai ripari. Da qui la richiesta di aiuto dello scorso 2 aprile alla Sapna di Napoli da parte della Regione e di Ama.

La Pisana e la partecipata romana chiedono alla società che si occupa della gestione dei rifiuti nella Città Metropolitana di Napoli di poter conferire circa 100 tonnellate al giorno di indifferenziata. L’azienda partenopea e l’ex provincia del capoluogo campano ora stanno valutando la fattibilità della richiesta e a giorni dovranno fornire una risposta in merito.

I dati disastrosi della raccolta differenziata a Roma forniti da Legambiente

Una situazione, quella dei rifiuti a Roma, che è stata ben fotografata dall’ultimo rapporto di Legambiente Lazio.

L’associazione ambientalista ha pubblicato alcuni dati inediti del primo semestre 2020, dove si legge che la percentuale di raccolta differenziata è al 44,9% e non cresce ormai da 4 anni e, anzi, scende rispetto al 2019 dello 0,5%.

raccolta differenziata roma-dati
Dati Raccolta Differenziata Roma, aggiornamento al primo semestre 2020

Questi numeri continuano a certificare il fallimento totale della giunta Raggi nella gestione dei rifiuti a Roma – spiega Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – Tutto dovrà cambiare, bisogna mettere l’ambiente al centro verso la Roma che vogliamo, per costruire un’idea di futuro della Capitale“.

Confrontando i dati forniti da Legambiente con quelli del 1°semestre 2019 emerge anche una riduzione complessiva dei rifiuti prodotti dell’8,7% (da 856.167 Tonnellate a 781.558) dato conseguente all’arrivo della pandemia; rispetto a questa riduzione è preoccupante quella della frazione organica recuperata che si riduce addirittura del 17,7%, più del doppio della percentuale totale, come si fosse interrotto il recupero dell’organico in 2 municipi interi.

Su tutto il fronte dei rifiuti nella Capitale  – prosegue Scacchi – stiamo vedendo il peggio: non c’è capacità impiantistica per gestire a Roma neanche un chilo di immondizia figurarsi oltre un milione e mezzo di tonnellate annue prodotte, con conferimento fuori ambito e sulla pelle di altri territori; si torna indietro di 15 anni con cassonetti-discarica che riprendono il posto del porta a porta in interi quartieri; nessuna nuova isola ecologica; nessun impianto per l’economia circolare a partire dai biodigestori anaerobici per l’organico, frazione che addirittura viene raccolta meno degli anni precedenti”.

Scacchi poi sottolinea la necessità di cambiare e porre al centro dei dibattiti politici l’ambiente. “Dobbiamo costruire un’idea di futuro della Capitale: con il porta a porta a tutti; la differenziata oltre il 70%, la tariffazione puntuale che oggi, con questi dati, non è minimamente ipotizzabile; 50 nuove isole ecologiche e biodigestori anaerobici, per la gestione di almeno 400mila tonnellate annue di rifiuto organico“.

Infine, il presidente di Legambiente parla di riutilizzo delle strutture fatiscenti della Capitale. “Tutti questi impianti vanno fatti in ogni quadrante, con il recupero di spazi abbandonati e fatiscenti come per esempio può essere l’ex oleificio della Magliana o il residence Bravetta, operazioni in grado di trasformare positivamente i quartieri, attraverso la modernità e la tecnologia dell’economia circolare”.

Intanto i cittadini della Valle Galeria proseguono la loro battaglia contro la realizzazione della discarica a Monte Carnevale (leggi qui).

La replica dell’Ama

Rispetto ai dati e alle considerazioni fatte da Legambiente, la risposta dell’Ama è la seguente: “A Roma, nel mese di febbraio, la raccolta differenziata ha superato per la prima volta il 46% (46,36%): già oltre 1 punto percentuale in più rispetto al 45,28%, registrato nel 2020. Nei primi due mesi di quest’anno, inoltre, sono state raccolte e avviate a riciclo circa 120.600 tonnellate di materiali correttamente differenziati, con oltre 1.400 tonnellate in più rispetto al medesimo periodo del 2020“.

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