Ostia, violenza domestica: accessi sempre più gravi al pronto soccorso (VIDEO)

L'ultima zona rossa è stata un nuovo colpo di grazia per la violenza di genere.

L’ultima zona rossa è stata un nuovo colpo di grazia per la violenza di genere. Prosegue il dramma di molte donne vittime di stupri o maltrattamenti in famiglia.

Ostia, assistenti sociali: “Calo delle richieste di aiuto, le donne non denunciano”

Una mattanza che non accenna a diminuire. Un dramma senza fine, che si moltiplica con le restrizioni e le chiusure forzate per la pandemia. Con le donne, sempre più in trappola, fra orchi e difficoltà a chiedere aiuto.

Continua ad esserci una grave riduzione delle richieste di aiuto delle donne vittime di violenza nei centri di violenza, negli ospedali, nei commissariati di polizia – spiega Maria Rosaria Forte, assistente sociale ospedale G.B. GrassiQuesto ci fa capire che le donne sono in evidente difficoltà. Erano prevedibile che questa emergenza sanitaria potesse aggravare il fenomeno della violenza maschile sulle donne. In particolar modo all’interno di quelle coppie in cui la donna già prima del Covid viveva una situazione di violenza.

C’è stata una riduzione delle richieste d’aiuto  – prosegue – perchè la pandemia ci ha costretti a rimanere confinati all’interno delle mura domestiche – nella normalità riscoprendo anche valori come quelli della famiglia, dello stare insieme nella quotidianità – ma il confinamento purtroppo non rappresentato una misura salvifica per molte donne e bambini che vivono una situazione di violenza all’interno delle mura domestiche“.

Secondo gli ultimi dati Istat il 31,5% delle 16-70enni ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% le forme più gravi della violenza sessuale come lo stupro e il tentato stupro. Ha subìto violenze fisiche o sessuali da partner o ex partner il 13,6% delle donne, in particolare il 5,2% da partner attuale e il 18,9% dall’ex partner.

Anche i bambini assistono alla violenza. A volte gli stessi bambini vengono maltrattati o abusati dal proprio papà. Per quanto riguarda gli accessi in ospedale, le condizioni fisiche sono quelle più gravi. Presentano lesioni su tutto il corpo, contusioni multiple. Le donne sono spesso colpite negli arti superiori perchè in qualche modo provano a difendersi. Fratture delle braccia, delle ossa nasali, traumi cranici“. – conclude Maria Rosaria Forte.

Ricordiamo che sul territorio è operativo lo sportello antiviolenza di “Differenza Donna“, che si trova presso la Casa della Salute di Ostia. In caso di necessità si può contattarlo 24 ore su 24 al numero 349 5116624.

sportello-anti-violenza

Servizio di Mara Azzarelli

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