Fiumicino, consiglio straordinario su Alitalia: Montino presenta un piano alternativo (VIDEO)

Mentre in aula Montino presenta il piano alternativo per il rilancio di Alitalia, fuori al Comune si sono radunati centinaia di lavoratori e rappresentanti delle sigle sindacali.

Centinaia di lavoratori e sindacalisti si sono dati appuntamento sotto il Comune di Fiumicino, dove si è svolto un consiglio straordinario su Alitalia. Il sindaco Montino ha presentato un piano alternativo per rilanciare la compagnia di bandiera, che dovrebbe poi essere sottoposto al Governo.

Fiumicino, consiglio straordinario su Alitalia: fuori il Comune centinaia di lavoratori in attesa

Prosegue lo stato di agitazione dei lavoratori Alitalia. Nei giorni scorsi avevano inscenato un sit-in spontaneo davanti al Terminal 3 dell’aeroporto Leonardo Da Vinci per protestare contro il drastico ridimensionamento della compagnia aerea e i ritardi nel pagamento degli stipendi (leggi qui).

Oggi in centinaia – circa 600 secondo le stime della polizia – insieme ai rappresentanti della Filt-Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Ugl, si sono recati sotto la sede del Comune di Fiumicino, in Piazza Generale C. A. Dalla Chiesa, raccogliendo così l’appello della Presidente del Consiglio comunale Alessandra Vona e del vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca, che avevano dichiarato: “Desideriamo lanciare un appello a tutte le sigle sindacali e ai lavoratori e alle lavoratrici di Alitalia affinché quando si svolgerà il nuovo Consiglio straordinario su questo tema, facciano sentire il loro sostegno davanti alla sede comunale di Fiumicino“.

Fiumicino: Montino presenta piano alternativo per il rilancio della compagnia di bandiera

Davanti ad un’aula gremita di esponenti di maggioranza, opposizione, la consigliera regionale Michela Califano, il senatore della Lega William De Vecchis, l’onorevole Stefano Fassina, la senatrice Giulia Lupo, l’assessore regionale al Lavoro Claudio Di Berardino e le sigle sindacali, il sindaco Esterino Montino sta illustrando un piano alternativo per il rilancio della compagnia di bandiera, elaborato insieme a un’equipe di tecnici, tra cui i professori Gaetano Intrieri e Ugo Arrigo.

Il primo cittadino, come fece già nel 2017, una volta presentato il progetto sonderà gli umori dei lavoratori e se la proposta riscontrerà il favore degli interessati, provvederà a sottoporla alle alte sfere del Governo.

Non è una fuga in avanti – spiega Montino – ma un tentativo per presentare una soluzione alternativa a uno stato di cose che è sostanzialmente bloccato. E’ una partita della vita per tantissime famiglie e da qui dobbiamo partire. Alitalia deve continuare a vivere.

La sensazione che abbiamo è che la strada imboccata dal Governo sia totalmente in blocco. Per una serie di ragioni. Perché la situazione europea non ci porta alcuna soluzione, ma anzi soluzioni che ci porterebbero in pochi mesi ad un’azienda spezzatino che non va da nessuna parte. Mentre il mondo aeronautico va verso gli accorpamenti, verso i grandi gruppi, noi facciamo l’operazione opposta. Gli altri fanno processi di ristrutturazione avanzata con grandi numeri, noi pensiamo ai piccoli numeri. O siamo nelle condizioni di partire dall’azienda che abbiamo guardando verso il futuro o siamo a un punto morto e pensiamo ad una strategia diversa.

La nostra proposta – spiega il sindaco – poggia su un fatto essenziale che parte dalle regole europee. Non ci possono essere aiuti di Stato, per queste regole. All’amministrazione straordinaria di Alitalia è stato messo a disposizione 1 miliardo e 300 milioni e da parte dell’UE c’è una procedura di contestazione per questi aiuti di Stato. Dobbiamo azzerare questa procedura. Il nostro codice civile, le nostre regole, dicono che se non si paga un credito questo può essere riscosso attraverso la cessione del patrimonio.
Sulla base di questo principio generale delle nostre normative, possiamo azzerare la contestazione e acquisire il patrimonio di Alitalia da parte dello Stato. Sulla base di questo si può continuare un processo di ristrutturazione su un’azienda acquisita ex novo. Una ristrutturazione che non è stata fatta finora, puntando invece sulla liquidazione. Se si cambia rotta e c’è l’intenzione di procedere su questa strada, con una direttiva precisa, si può lavorare su un progetto di ristrutturazione partendo da settori e campi che non sono stati indagati.

Abbiamo un problema di aerei e di flotta – aggiunge – dove si spendono molti più fondi di altre compagnie; c’è un problema di approvvigionamento e abbiamo indicato dove si può risparmiare; c’è un tema che riguarda la riorganizzazione dell’azienda dove si possono trovare soluzioni ragionevoli. Ristrutturare significa cambiare la fase ed entrare in una logica di sviluppo, non di liquidazione, e in base a questo scegliere un nuovo soggetto che possa affrontare il tema delle alleanze. Ma in un quadro cambiato, portandosi dietro il patrimonio e anche i tecnici, i dipendenti, le persone che lavorano nell’azienda.

Noi oggi presentiamo delle linee guida per dire che Alitalia deve continuare a vivere e che prevedono tre possibili azioni da intraprendere: mantenere una gestione della compagnia pubblica, mettere in vendita in maniera unitaria l’azienda attraverso un bando, ricercare un’integrazione europea in un grande gruppo dando disponibilità di entrarne nell’azionariato. L’Amministrazione del Comune di Fiumicino le ritiene tutte strade possibili tuttavia per ottenere il via dell’Unione europea sulla prima è necessario dimostrarne la sostenibilità economica. Sulla seconda ipotesi non ci sarebbe rilievo alcuno da parte della UE, ma essa non serve a realizzare una politica industriale del trasporto aereo. Solo la terza ipotesi – conclude – è compatibile con politiche industriali finalizzate a riottenere per l’Italia un vettore network di dimensioni congrue, ormai assente nel nostro Paese dalla prima metà degli anni ’90”. – conclude Montino.

sindacati alitalia

Il Comune di Fiumicino quindi si dimostra ancora una volta al fianco dei dipendenti del trasporto aereo che in questo momento vedono a rischio il proprio futuro e quello delle loro famiglie. 

Una vicenda complessa e destinata a protrarsi anche nelle prossime settimane, nella quale sono coinvolti diversi attori e su tutti, come confermato dal consiglio straordinario di oggi, l’amministrazione fiumicinese. Ora più che mai lo slogan “Alitalia è la nostra Ilva” assume un significato ancora più profondo.

Alla fine del quinto Consiglio comunale straordinario su Alitalia, l’aula ha approvato all’unanimità dei presenti la delibera con la Proposta di interventi per la continuità di Alitalia.

L’assenza del Comune di Roma

Se Fiumicino ha fatto sentire la sua vicinanza, da Roma silenzio assordante.

“La Raggi scappa davanti ai problemi – tuonanoStefano Costa, consigliere comunale di Fiumicino e Dario Cologgi, delegato alla sicurezza di Fratelli D’Italia del Decimo Municipio –  Erano presenti tutti, rappresentanti comunali, regionali, e sindacali poiché Alitalia resta uno straordinario volano economico per Roma e per il Lazio. Infatti con i suoi oltre 7500 lavoratori cui vanno sommati i 40.000 dell’indotto, unica assente non giustificata la sindaca Raggi, che come sempre, latita sui temi importanti per il futuro della Capitale, Le vogliamo ricordare che il 40% dei lavoratori provengono dal comune di Roma e dal loro primo cittadino si aspettano ben altro“.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Mobilitazione Alitalia, in centinaia tra bandiere e mascherine all’aeroporto di Fiumicino (VIDEO)