La pandemia da covid-19 si è abbattuta come una mannaia sull’economia globale, e in particolare del nostro Paese, che conta molto sulle entrate del turismo.
Il virus mostra dunque i suoi effetti nefasti per le attività economiche anche nei numeri: impressionante il dato relativo al calo drastico delle entrate dei Bed and Breakfast di Roma.
A Roma 338 milioni di perdite per B&B e Case vacanze, chiuso per sempre il 38 per cento delle strutture
Le strutture ricettive extralberghiere della Capitale, B&B e case vacanze, sono passate in un anno da un fatturato pari a 531 milioni, nel 2019, a 192 milioni nel 2020, con un calo di oltre 338 milioni e una perdita netta del 71,3%.
A certificarlo è l’osservatorio sul turismo residenziale extralberghiero in Italia, Otex. Nel periodo compreso tra aprile a dicembre 2020, la riduzione mensile delle entrate del settore è stata maggiore del 70%.
Nel mese di agosto il crollo è stato leggermente meno violento, facendo registrare un meno 62,8%: un dato, comunque, estremamente negativo.
Il mercato romano dell’extralberghiero presenta inoltre un calo dell’offerta di annunci di oltre 7.469 unità, tra Case vacanze e B&B, a testimonianza del fatto che gli operatori stanno perdendo fiducia e uscendo del tutto dal mercato.
Otex stima, dunque, una riduzione delle unità attive nel mercato del 35,8%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
“Anche per i mesi di gennaio e febbraio 2021 si riscontrano rispettivamente un -59% e -75% di perdita di fatturato, rispetto agli stessi mesi del 2020”, spiega Marco Nicosia, analista di Otex. “Si conferma una riduzione del 38% delle attività turistiche extralberghiere nella Capitale”, aggiunge.
Per Stefano Bettanin, presidente di Property Managers Italia, “i dati sulla città di Roma confermano la tendenza che registriamo ormai da un anno in tutta Italia. Purtroppo ci avviciniamo a un’altra Pasqua in zona rossa nazionale, un ulteriore brutto colpo al settore turistico che con l’avvio della campagna vaccinale stava iniziando a registrare timidi segnali di fiducia in vista della prossima estate. Ma il recente aggravarsi del quadro sanitario e le ultime misure restrittive varate dal Governo hanno provocato un nuovo blocco delle prenotazioni e un drastico calo delle richieste”, afferma Bettanin.
“Auspichiamo che questo sia davvero l’ultimo sforzo che il Governo chiede alle imprese e ai cittadini per normalizzare la situazione sanitaria, noi lo accettiamo con grande senso di responsabilità a patto però che dopo le ennesime restrizioni arrivino aiuti concreti per ripartire”, conclude Bettanin.
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