Dal Governo non arrivano buone notizie. Domani il Consiglio dei Ministri si riunirà per varare il nuovo Dpcm. Si preannunciano ulteriori restrizioni visto l'aumento dei contagi.
Il lockdown nei weekend potrebbe essere il colpo di grazia per molti ristoratori di Roma e del Litorale, che da poco avevano tentato di rialzare la testa con il ritorno alla zona gialla. Ed invece sembra proprio che questo possa essere l’ultimo weekend di apertura per i ristoratori.
Dal Governo, infatti, non arrivano buone notizie. Domani il Consiglio dei Ministri si riunirà per varare il nuovo Dpcm che dovrebbe entrare in vigore dall’inizio della prossima settimana. La curva dei contagi è in aumento (emblematico il bollettino Covid di ieri nel Lazio) e Palazzo Chigi, una volta esaminati gli ultimi dati dell’Istituto Superiore della Sanità, molto probabilmente stringerà le maglie dei provvedimenti. Questo dovrebbe tradursi in un lockdown nel weekend, zona gialla e arancione rafforzata nei giorni feriali, con bar e ristoranti aperti solo per asporto e consegna a domicilio. Inevitabile a quel punto aspettarsi chiusure a Pasqua e un probabile anticipo dell’orario del coprifuoco.
Intanto tra i ristoratori e gli imprenditori balneari di Fiumicino c’è grande preoccupazione non solo per la probabile imminente chiusura, ma anche per altri gravi problemi che continuano ad affliggere il lungomare.
In questi giorni a Fiumicino c’è grande fermento, a partire dalla la crisi Alitalia (domani si terrà un consiglio comunale straordinario al quale parteciperanno diversi esponenti del Governo e della Regione), passando per gli allagamenti a causa delle recenti piogge, fino all’asta per la nuova concessione del porto turistico (leggi qui). Strettamente legato al porto è poi il tema dell’erosione.
Sembra che finalmente ad aprile dovrebbero partire i lavori di manutenzione e sistemazione delle scogliere emerse a passo della sentinella per i quali la Regione ha stanziato 800mila euro. Poi si passerà a interventi di difesa della costa e rifioritura delle barriere sommerse a Focene e Fregene, ma per il Lungomare della Salute ancora nulla e così i balneari tornano a lanciare l’allarme:
“Se non si interviene subito – dichiarano – per noi sarà la fine. Un altro inverno così e chiudiamo i battenti. Le scogliere sono sempre più basse e le mareggiate continuano a far danni alle nostre strutture. L’acqua, non solo entra nei ristoranti, ma arriva fino al cancello d’ingresso degli stabilimenti. Tra l’emergenza Covid e l’erosione, siamo ormai in ginocchio. In queste condizioni poi diventa impossibile programmare la prossima stagione estiva, per la quale le aspettative non sono certo rosee“.
Nel frattempo nella Capitale è in arrivo un’altra domenica ecologica, la quarta, che viste le ultime notizie sulle ulteriori restrizioni, potrebbe far registrare il tutto esaurito.
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