Sit in degli studenti al Pontile: “Ecco perché non torniamo a scuola”

Alla ripresa delle lezioni in presenza fissata per il 18 gennaio, gli studenti di Ostia si rifiutano di entrare in classe e lanciano un appello alle autorità. “Le istituzioni ripensino la scuola”

aristofane

Lunedì mattina, 18 gennaio, gli studenti delle scuole superiori di Ostia non entreranno in classe ma daranno vita a un sit in al Pontile. Dalle ore 9,00 a mezzogiorno saranno in piazzale dei Ravennati per esprime il loro disappunto riguardo alle criticità tuttora esistenti per i rischi connessi al contagio e alla precarietà dell’insegnamento in presenza.

E’ un documento di cinque pagine, firmato dal Coordinamento studentesco X Municipio Roma, inviato a tutte le autorità, dal Prefetto di Roma alla Ministra dell’Istruzione e su fino al Capo dello Stato, a fare il punto della situazione alla ripresa delle lezioni. E ad evidenziare con puntualità le criticità tuttora esistenti.

Abbiamo deciso di pubblicarlo integralmente per dare modo al lettore di formarsi un’opinione. Eccolo qui di seguito.

Nonostante siano state comprese le difficoltà organizzative e realizzative, gli studenti del X Municipio Roma esprimono un forte disappunto verso le modalità espresse per il rientro a scuola, che non prendono in considerazione la necessità delle scuole di avere la giusta autonomia organizzativa, ed evidenziano la precarietà e la difficoltà delle istituzioni nel garantire il diritto allo studio e, allo stesso tempo, il diritto alla salute di ogni studente. Le tutele di questi diritti fondamentali devono essere coese e coerenti tra loro, per garantire ai ragazzi e ai docenti un rientro in sicurezza e in funzione di una duratura riorganizzazione scolastica.

In questo documento noi studenti del X Municipio di Roma chiediamo che le istituzioni ripensino la scuola e le misure adottate in funzione delle criticità fino ad ora riscontrate, per strutturare al meglio un nuovo rientro a scuola, che dia loro il giusto tempo per attuare al meglio le adeguate modifiche.

Trasporti – La situazione dei mezzi pubblici del comune di Roma e specificamente del X Municipio non appare consona al trasporto dell’ingente numero di studenti che ogni giorno si muovono, creando problematiche nella tutela del diritto alla salute dato che molti di loro sono costretti ad utilizzare i trasporti pubblici, la cui scarsa frequenza comporta una congestione non assimilabile alle norme di distanziamento sociale poste a tutela della salute dei singoli. La mancanza di distanziamento comporta una forte insufficienza dei dispositivi di protezione individuale. Inoltre segnaliamo come un potenziamento di 1100 corse Atac e 1500 Cotral per tutta la regione non riescano a sopperire le necessità locali e affermiamo la necessità di muoversi anche nella considerazione del traffico differenziato del nostro municipio, il quale è opposto a quello generalmente presente nel territorio romano. Nel centro città infatti studenti, docenti e personale ATA si muovono dalla periferia verso il centro, al contrario nel X Municipio avviene il movimento opposto, dalle zone piú centrali a quelle piú periferiche.

Precarietá delle Cattedre – La precarietà delle cattedre e dei supplenti sta diventando un problema centrale sia per noi studenti che per i nostri stessi docenti. La programmazione didattica si muove a rilento e in alcune casistiche perfino a stento. La situazione deve ricevere una svolta che permetta sia a noi studenti di proseguire in modo lineare le attività didattiche tutelando il nostro diritto all’istruzione, sia ai nostri docenti di avere una situazione contrattuale piú chiara.

Sostegno e Assistenza – Alla situazione precaria delle cattedre e dei docenti si ricollega fortemente la precarietà dei docenti di sostegno e degli assistenti ai ragazzi con disabilità. Questa situazione è estremamente grave e problematica per molte famiglie e per gli stessi ragazzi che secondo la legge devono essere tutelati e che in questo rientro sono stati poco considerati, mentre compongono invece una fetta importantissima della nostra comunità scolastica.

Fasce Orarie – Riguardo l’organizzazione delle fasce orarie di entrata e di uscita, chiediamo una maggiore autonomia decisionale da parte delle scuole, poiché un’analisi territoriale (come espresso nella nota precedente riguardante i trasporti) non puó essere considerata unitaria su un territorio vasto e differenziato come quello romano, che ha delle conclamate specificità che non possono essere ignorate sul fronte organizzativo. Riaffermiamo dunque che sia concesso in tal merito una maggiore autonomia di organizzazione per le singole istituzioni scolastiche, poiché solo le scuole locali hanno la visione completa del territorio di cui necessita l’organizzazione dettagliata delle fasce di ingresso e di uscita degli studenti.

Scaglionamento – Lo scaglionamento cosí rigido, nonostante la sua funzione fondamentale nel diminuire l’afflusso di persone sui trasporti pubblici, è una scelta che costringe molti studenti a rimanere a scuola fino al pomeriggio, con la conseguente difficoltà dello studente nell’organizzazione di qualsiasi attività scolastica fuori orario ed extra-scolastica, imponendo dunque la necessità di avere una maggiore flessibilità nel dividere ore e ingressi, cosí da poter garantire una regolamentazione oraria.

Maturità – Gli studenti frequentanti il quinto anno si ritrovano davanti a una problematica non indifferente. Nella cultura italiana l’Esame di Stato è sempre stato una tappa fissa e importante nella crescita di ogni cittadino italiano, una prova complessa ma anche fondamentale per gran parte degli italiani. Normalmente è una prova che richiede un’adeguata preparazione e programmazione specialmente negli ultimi due anni di corso superiore di secondo grado. La grande difficoltà che incontrano gli studenti oggi è data da tutte le carenze didattiche accumulatesi dall’anno passato, causate a partire dalla Didattica a Distanza, ora Didattica Digitale Integrata, sia quando inizialmente non era regolamentata, ma anche quando è stata normativizzata, e i problemi sopra citati con la precarietà delle cattedre hanno avuto un forte impatto. Queste carenze sono troppo grandi per essere ignorate e i ritardi sul programma ministeriale sono davanti agli occhi di tutti. Chiediamo dunque che sia comunicata il più rapidamente possibile una decisione in merito a se e come verrà svolto l’Esame di Stato dell’anno scolastico 2020/2021.

Digitalizzazione della Scuola – La digitalizzazione delle scuole è un passo fondamentale nel percorso di evoluzione del nostro sistema scolastico. Le moderne modalità di apprendimento e conoscenza offerte dalla tecnologia permettono agli studenti di affacciarsi al mondo del lavoro e all’informazione in maniera più fluida ed efficace. Il periodo in cui viviamo ha evidenziato l’ingente bisogno di stanziare nuovi fondi destinati alla digitalizzazione scolastica, a prescindere dalle modalità di rientro e di didattica. Chiediamo quindi che la scuola venga riformata digitalmente attraverso nuovi fondi e strumenti digitali, a prescindere dal rientro in presenza o meno.

Conclusione – In conclusione chiediamo che venga data una maggiore autonomia alle scuole del X Municipio per quanto riguarda le decisioni da prendere sulle modalità di rientro, poiché chi vive direttamente la realtà scolastica ha una maggiore conoscenza delle necessità particolari di questo territorio (come specificato sopra). Non confrontandosi con le scuole si rischia di prendere decisioni che arrecherebbero danni sia alla didattica che alla salute dei singoli. Speriamo che le nostre intenzioni non vengano fraintese e che le nostre richieste vengano prese in considerazione.

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