E’ pronto il nuovo calendario 2021 della Polizia: quest’anno è interamente dedicato ai temi della parità di accesso alla professione tra uomini e donne, della progressione di carriera femminile e del diritto di associarsi in sindacati. Si tratta degli aspetti innovativi introdotti dalla nuova legge di riforma della Polizia di Stato.
Il nuovo calendario della Polizia celebra la parità di genere e i diritti sindacali. Il ricavato destinato all’Unicef
A presentare il calendario istituzionale 2021 è stato oggi il capo della Polizia, il Prefetto Franco Gabrielli, insieme a Gianni Letta.
La diretta streaming si è conclusa con l’intervento della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. Valori e solidarietà dunque i temi al centro del dibattito, moderato dalla giornalista Emma D’Aquino.
Le 12 immagini del calendario, scattate da vari fotografi e in epoche diverse, sintetizzano i 40 anni di storia iniziata nel 1981, anno della legge che ha riconosciuto nella Polizia di Stato la prima forza di polizia civile, e delineato il sistema della Pubblica Sicurezza in Italia.
Immagini della storia dell’Italia degli ultimi 40 anni che testimoniano la missione delle donne e degli uomini della Polizia di Stato: essere al servizio delle comunità.
Tre foto in particolare simboleggiano lo spirito di servizio: il mese di marzo con l’ispettore Santa Perrone e la piccola Elena Luisi, salvata dai suoi rapitori (qui sopra). E poi il mese di agosto, con il reparto mobile che presta soccorso agli abitanti della Val di Fiemme, e il mese di dicembre con i poliziotti impegnati nell’attività connessa all’emergenza Covid 19, a salvaguardia della salute pubblica.
Anche quest’anno il ricavato delle vendite del calendario sarà devoluto al comitato Italiano per l’UNICEF, per il progetto volto a fronteggiare le situazioni di disagio minorile conseguenti all’emergenza da COVID 19 e al Piano di assistenza continuativa “Marco Valerio” a favore del personale della Polizia di Stato con figli affetti da gravi disabilità.
E’ possibile acquistare il calendario sul sito dell’Unicef (qui la pagina web), e riceverlo a casa. In alternativa si può richiedere allo sportello Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura di riferimento.
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