Aspettava il trasferimento all’ospedale “Lazzaro Spallanzani” da ieri sera. Dopo essere stato intubato, le sue condizioni sono precipitato e stamattina quel paziente è deceduto nella sala rossa del pronto soccorso del “Grassi” di Ostia. Sulla vicenda la Asl Roma 3 ha avviato un’indagine interna (leggi qui).
Come avevamo anticipato in questo articolo (leggi qui), le ambulanze Ares 118 nella notte hanno trasportato all’ospedale di Ostia due malati di polmonite interstiziale da covid-19, rinunciando in qualche modo al trasporto presso uno dei covid hospital di Roma. L’uomo di 54 anni, raccolto in gravi condizioni dalla sua abitazione dell’Infernetto, nella quale conviveva con i figli risultati positivi e in isolamento fiduciario, all’arrivo in pronto soccorso è stato subito intubato ma non ce l’ha fatta. E’ morto nell’attesa che si effettuasse il trasferimento allo “Spallanzani”: l’ambulanza era in viaggio verso Ostia quando è spirato.
Secondo le prime informazioni, il paziente non presentava concomitanti patologie gravi, fatta eccezione per una marcata obesità. Se si dovesse confermare il sospetto che i figli possano essere stati il tramite per il contagio, andrà rivisto il trattamento dell’isolamento fiduciario. In questo senso presso la Regione Lazio ci si starebbe muovendo per rivedere questo istituto e affittare interi alberghi nei quali trasferire i positivi a più alto rischio di contagio.
Per l’altro paziente covid-19 ricoverato al “Grassi”, anch’egli affetto da polmonite interstiziale, alle ore 14,00 si attendeva ancora il trasferimento nel covid hospital di Casal Palocco.
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