Omicidio Marco Vannini: il Consiglio superiore della magistratura ha archiviato il procedimento disciplinare avviato dal ministro della giustizia Bonafede nei confronti della pm Alessandra D’amore.
Omicidio Marco Vannini: archiviata la posizione della pm D’Amore
«Non solo non sono state omesse le doverose attività di indagine, ma nessun danno ingiusto è stato arrecato ai parenti della vittima» – con queste parole, il Consiglio superiore della magistratura ha archiviato il procedimento disciplinare avviato dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede nei confronti della pm Alessandra D’amore. Il Pubblico Ministero aveva coordinato le indagini sulla morte di Marco Vannini, avvenuta la notte tra il 17 e 18 maggio del 2015. (leggi qui)
Bonafede contestava la decisione della pm di non sequestrare e perquisire la villetta dei Ciontoli, a Ladispoli, dove Marco venne raggiunto da un colpo di pistola. Sotto accusa anche la scelta di non aver ascoltato tutti i vicini e di non essersi affidata ai reparti specializzati della polizia giudiziaria per eseguire i rilievi. Ma il Ministro sarebbe entrato nel merito dello svolgimento delle indagini e il Consiglio superiore della magistratura è stato chiaro: «non possono essere sindacate le strategie processuali o investigative.»
Per quanto riguarda il processo d’appello bis, (leggi qui) si attende il 9 settembre, quando verrà ascoltata Viola Giorgini, la fidanzata di Federico Ciontoli.
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