Coronavirus, Zingaretti: “No all’obbligo generalizzato di mascherine all’aperto, decidano i sindaci”

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L’andamento dei contagi da coronavirus, almeno per ora, non rende necessario l’obbligo di portare le mascherine all’aperto: ne è convinto il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, che poco fa è intervenuto sui social per frenare l’iniziativa del suo amico e compagno di partito Alessio D’Amato, assessore alla Sanità regionale. “Abbiamo un problema con la movida e lo dobbiamo risolvere, considerando che il senso di responsabilità per ora non c’è stato. Bisogna evitare ciò che è accaduto in Catalogna e bisogna prevenire la diffusione del virus“, ha sottolineato in mattinata D’Amato, annunciando la campagna per promuovere l’utilizzo delle mascherine.

Coronavirus, Zingaretti frena sull’obbligo di mascherine all’aperto

Preoccupatissimo per l’esplosione di contagi in Catalogna, che ha portato Barcellona a un secondo lockdown, l’assessore alla Sanità D’Amato aveva annunciato ieri un’ordinanza per rendere obbligatorio l’uso della mascherina anche all’aperto, in presenza di altre persone: pena multe salate (leggi qui la notizia).

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Ma sulla stretta voluta dall’assessore poco fa è arrivato il niet di Zingaretti. “Per ora non procederemo con un’ordinanza su obbligo mascherina, ma riprenderemo una forte campagna di informazione per invitare tutti alla responsabilità e a rispettare le regole”, sottolinea il presidente della Regione Lazio.

Per il segretario del Partito Democratico spetta ai sindaci dei comuni dove i contagi appaiono in crescita imporre eventualmente l’obbligo di mascherine all’aperto. “Faccio un appello ai sindaci a emettere, lì dove necessario, ordinanze per limitare ed evitare assembramenti”, aggiunge Zingaretti.

Posizioni decisamente diverse da quelle del compagno di partito, l’assessore D’Amato, che stamattina intervenendo a Radio Rai Uno ha dichiarato: “Le mascherine vanno indossate anche all’aperto, nei luoghi affollati, oppure faremo la fine della Catalogna”.

“Stiamo creando di capire qual è lo strumento più adatto contro gli assembramenti e valutiamo possibili soluzioni – ha spiegato l’assessore alla Sanità regionale – compreso un provvedimento analogo a quello preso a Capri. Abbiamo un problema con la vita notturna e lo dobbiamo risolvere, considerando che il senso di responsabilità per ora non c’è stato”.

Partita poco fa campagna informativa regionale rivolta alla popolazione del Lazio per promuovere il rispetto delle misure di sicurezza anti contagio, intitolata “Non diventare complice del COVID: usa la mascherina, igienizza le mani e mantieni le distanze”.

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