Alfredino in canotta e sorridente, coi capelli spettinati dal vento. Un nuovo murale colora la Garbatella e ha la faccia di Alfredino Rampi nella proporzione di un palazzo. Mancano pochi ritocchi e il dipinto del bambino rimasto nel cuore di tutti gli italiani sarà completato abbracciando un condominio di via Rocco da Cesinale.
Il murale di Alfredino Rampi colora la Garbatella: il viso è riconoscibile, a maggio sarà inaugurato
Sono passai poco più di 40 anni da quando Alfredino è scivolato in un pozzo di Vermicino, tra Torre Gaia e Frascati, che i è rivelato la sua tomba.
Il bambino che tenne con il fiato sospeso tutta l’Italia fino purtroppo al tragico epilogo è stato dipinto sulla facciata di un palazzo con affaccio su piazza Michele Carbonara come nella foto icona che lo ritrae con la canotta a righe bianche e blu. Un tributo alla memoria del piccolo.
Gli artisti sono ancora a lavoro e la presentazione ufficiale è prevista per maggio. I contorni sono tracciati e il volto di Alfredino è nitido si riconosce bene.
Chi sta realizzando l’opera dipinge seguendo le proiezioni sulla facciata, tracciando colori e linee con la massima precisione usando invece dei pennelli i rulli.
Il progetto «Murales» è una iniziativa privata promossa e ideata da Stella Liberato, residente alla Garbatella, e ha ottenuto il consenso del centro Alfredo Rampi onlus, associazione creata dalla famiglia del piccolo dopo la tragedia, oltre al parere favorevole di Comune, Municipio e Ater.
La raccolta dei fondi è durata mesi e si è svolta sulla piattaforma online GofundMe. Era stata lanciata nel quarantennale della tragedia di Vermicino, avvenuta il 10 giugno del 1981. Una pagina nera mai dimenticata dagli italiani. E che gli abitanti della Garbatella vogliono ricordare attraverso il sorriso spiazzante di Alfredino. Dietro l’angolo un altro gigante, il faccione di Alberto Sordi in versione da Marchese del Grillo e con un boccale in mano.
La Garbatella, storico quartiere di Roma che ha festeggiato i cento anni dalla sua fondazione (leggi qui), si conferma con questa iniziativa uno spazio d’eccellenza per l’arte pittorica muraria, aggiungendo questo murale su Alfredino Rampi a quelli già esistenti (leggi qui) che ricordano tra gli altri Alberto Sordi, Francesco Totti, l’artista Victor Cavallo, il partigiano Enrico Mancini e l’ostessa Clementina.
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