Ladispoli, tentato femminicidio: moglie a rischio della vita

L'uomo è tornato stamattina a casa della moglie e l'ha accoltellata insieme alla figlia tentando il suicidio. A dare l'allarme i vicini

Ladispoli sofia antoniozzi d'amato
(dal profilo facebook)

Moglie e figlia accoltellate a Ladispoli, la corsa contro il tempo e due delicati interventi chirurgici. Ci sono più equipe mediche in campo, al San Camillo e al Gemelli di Roma oltre che all’ospedale Bambino Gesù di Palidoro, per scongiurare che l’accoltellamento di stamattina a Ladispoli sfoci in una tragedia maggiore, dopo che un 48enne del posto, Fabrizio Angeloni, ha accoltellato in casa la moglie e la figlia di 17 anni (leggi qui).

L’uomo è tornato stamattina a casa della moglie e l’ha accoltellata insieme alla figlia tentando il suicidio. A dare l’allarme i vicini

Silvia Antognozzi, 47 anni, insegnante in una scuola secondaria, aveva deciso di lasciare il marito proprio per le sue sfuriate, divenute sempre più preoccupanti negli ultimi mesi. Così un poco più di un mese fa le loro strade si erano separate: lei aveva deciso di lasciarlo.

Nella prima mattinata di oggi però l’uomo, l’ingegnere di fisica nucleare Fabrizio Angeloni, era tornato a casa  – probabilmente proprio col piano di sterminare la famiglia – e all’improvviso ha accoltellato sia la moglie che la figlia, una liceale di 17 anni, e poi si è autoinferto dei colpi. La ragazza nonostante le ferite ai fianchi è riuscita a scappare, per sfuggire alla furia del padre e chiedere aiuto.

Abbiamo sentito le urla”, ha raccontato un vicino di casa, “Ci siamo affacciati e abbiamo visto la ragazza che grondava sangue. Il nostro vicino non sembrava il tipo in grado di fare certe cose. Aveva l’aria di un uomo tranquillo, anche se li abbiamo sentiti più volte di recente discutere”.

L’uomo ora è ricoverato al Policlinico Gemelli e piantonato in stato di arresto con l’accusa di duplice tentato omicidio. Ad occuparsi delle indagini i carabinieri di Civitavecchia.

Una famiglia, all’apparenza, tranquilla: una coppia di professionisti, i viaggi, le visite ai musei assieme, le partite della Lazio che il padre seguiva con la sua unica figlia.

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Dal profilo facebook

In un post di qualche anno fa Fabrizio Angeloni pubblicava sul suo profilo facebook – da cui sono tratte le foto – uno scatto al mare dove abbracciava la moglie. A corredo il messaggio: “Io e te vento nel vento…Io e te …nodo nell’anima”.

Come in tutti i femminicidi, in questo caso duplice e ci si augura solo sfiorato, però non è l’amore a smuovere i coltelli, ma l’ossessione del possesso spesso mescolata a rabbia repressa.

Le condizioni delle due donne, della mamma e della figlia, restano gravi. La ragazza è tenuta in coma farmacologico al Bambino Gesù di Palidoro; mentre la madre, lesionata al fegato, è in condizioni peggiori in un letto di terapia intensiva del San Camillo. Anche il padre è ricoverato, per le lesioni che si è procurato: probabilmente il suo piano era di uccidersi, dopo aver ucciso moglie e figlia. Uno sterminio col coltello del pane.

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