In sei e tutti ventenni, nel luglio di due anni fa, per vendicarsi dopo una lite, avevano sequestrato ricattato pestato con una spranga e derubato tra Casal Palocco e Dragona due coetanei; ora per quattro di loro è arrivata la condanna a 6 anni di carcere, pena così ridotta grazie alla scelta del rito abbreviato. Gli altri due imputati, invece, hanno scelto di affrontare il processo col rito ordinario.
La banda composta da sei ventenni aveva sequestrato, pestato e rapinato due coetanei; ora le prime condanne
La sentenza è stata appena emessa davanti a piazzale Clodio, dopo una indagine del pm Antonino Di Maio che contestava reati da percosse alla rapina, dal sequestro di persona all’estorsione.
Le vittime del regolamento di conti, scaturito da una banale lite, due giovanissimi, un romeno e uno studente di origine cingalese. Il gruppo non aveva esitato a picchiarli con le spranghe, derubarli delle catenine, caricarli in auto, uno alla volta, e condurli a prelevare i soldi col bancomat.
La trappola
Per agganciarli la banda aveva usato una trappola. E ricattato un altro ragazzino romano, come loro, a chiamare con una scusa il ventenne dello Sri Lanka, con cui avevano i conti in sospeso.
L’appuntamento viene fisato al Cristal di Casal Palocco per il pomeriggio: è l’11 luglio del 2020. La vittima, inconsapevole, si ritrova accerchiato e bersaglio schiaffi, calci e pugni e derubato della catenina, e alla fine costretto anche a salire su una Panda.
Stessa trafila per il ragazzo romeno, fatto chiamare dallo stesso cingalese. La banda di ventenni entra in scena di nuovo nel giro di poche ore: altro pestaggio, stavolta con una spranga di ferro, a Dragona.
Il ventenne verrà costretto a prendere qualsiasi cosa di valore avesse in casa. Torna con un televisore di 50 pollici e un impianto stereo. La banda vuole anche i soldi. Il ragazzino viene trascinato al bancomat dell’ufficio postale di Dragona, ma è talmente sotto schock che non ricorda il pin. E allora viene abbandonato, con la minaccia finale, quella di stare zitto.
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