Il X Municipio ci riprova. Due giorni prima del ballottaggio, l’amministrazione a guida pentastellata ha pubblicato di nuovo un bando che a giugno scorso aveva dovuto annullare per evidenti vizi di forma. Quello della cessione dell’ex Ufficio tecnico su lungomare Paolo Toscanelli a fini sociali.
Lanciato due giorni prima del ballottaggio un nuovo avviso per la cessione dell’ex Ufficio tecnico sul lungomare
Colpo di coda dell’amministrazione a guida M5S che il 15 ottobre ovvero due giorni prima del voto di ballottaggio per l’elezione del nuovo sindaco e del nuovo consiglio municipale, ha pubblicato una Manifestazione d’interesse finalizzata alla “concessione di valorizzazione dell’immobile sito nel territorio del Municipio Roma X in lungomare Paolo Toscanelli n.137 precedentemente adibito a sede della direzione tecnica municipale”.
Destinatari della manifestazione d’interesse sono “Associazioni e/o Enti del Terzo settore” che prenderanno l’immobile in cambio “della sua riqualificazione e riconversione funzionale, attraverso la promozione di progetti sociali, culturali, di tutela ambientale e di promozione del territorio e della coesione sociale”. Insomma, l’obiettivo è quello di fare dell’ex ufficio tecnico una sorta di ostello dei poveri, magari in continuità con l’antistante mensa della Caritas.
Gli interessati dovranno non solo effettuare opere di manutenzione sull’edificio per renderlo sicuro e agibile ma anche essere disposti a corrispondere al X Municipio un canone di 1.453 euro al mese.
Le domande dovranno essere recapitate al X Municipio entro e non oltre mezzogiorno del 5 novembre prossimo.
Procedura irregolare
Come raccontiamo in questo articolo la vicenda del tentativo di affidamento dell’ex Ufficio tecnico risale al marzo 2019 quando la Giunta guidata da Giuliana Di Pillo stabilisce di “liberarsi” dell’edificio. Il Pd prima e il M5S dopo, avevano importato negli anni precedenti le rispettive campagne elettorali promettendo l’abbattimento dell’immobile per restituire visibilità al mare e ampliare la spiaggia libera. Invece, più che rimuovere una vecchia inferriata fronte strada, non si è rimosso altro.
Dopo dieci mesi di commissioni di valutazione e, soprattutto, dopo le reiterate denunce di irregolarità della Manifestazione d’interesse inoltrate da “Mare in Vista” e “Labur”, a giugno scorso il X Municipio ha dovuto varare una determina dirigenziale di annullamento in autotutela riconoscendo l’inapplicabilità del bando. Persino il il Segretariato Generale di Roma Capitale, ha evidenziato “profili di irregolarità in merito al bando pubblico”.
Non pago, il X Municipio ci ha riprovato.