A Pomezia alcuni lavoratori della multinazionale francese chimico-farmaceutica Air Liquide sono a rischio licenziamento.
Elogiati durante la pandemia, a rischio licenziamento in previsione di un calo della produzione. È la storia dei lavoratori di un’azienda chimico-farmaceutica di Pomezia.
Durante la pandemia encomi per i dipendenti. Adesso, a Pomezia, in previsione di un calo della produzione, arriva la procedura di mobilità che prelude al licenziamento per alcuni lavoratori della multinazionale francese chimico-farmaceutica Air Liquide di via Campobello.
«L’azienda ha aperto una procedura di licenziamento per sei lavoratori – commenta Giancarlo Samoli di FILCTEM Pomezia – il totale di lavoratori di questo sito sono 26. Abbiamo incontrato l’azienda, perché siamo nei primi 45 giorni della procedura, in cui cerchiamo di trovare soluzioni in sede sindacale. Ci sono state delle piccolissime aperture.»
«Le soluzioni proposte sono la collocazione di questi lavoratori a Bologna, questa cosa a noi non va bene e nemmeno ai lavoratori. L’azienda durante la pandemia ha lavorato tantissimo, producono le bombole di ossigeno, hanno lavorato molto e sono stati anche premiati ricevendo una lettera e un encomio. Alla fine della pandemia, con lo sblocco dei licenziamenti ecco aprono la procedura. Il 21 ottobre intanto, in tutte le sede d’Italia ci saranno 4 ore di sciopero.»
« L’azienda ha dichiarato che per l’ulteriore informatizzazione dell’azienda si devono ridurre i posti di lavoro – aggiunge Dario Pietrini UIL Tech Roma-Lazio – io ho sempre sentito che la digitalizzazione permette un’aumento dei posti di lavoro. Se l’azienda ripristina il dialogo tra le parti sociali e l’azienda sicuramente troveremo soluzioni.»
Il servizio di Adil Mauro.
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