Estate: boom di furti a Roma. Fra i quartieri presi di mira Vigna Clara, Parioli, Trieste, Salario ma anche Eur, Casal Palocco, Axa e Infernetto.
E la crisi sociale innescata dal covid sembra aver avuto un ruolo determinante anche in questa escalation
“Parecchi amici di clienti mi hanno chiamato perché hanno subito un furto – o un tentativo di furto – nelle loro abitazioni. Le case che vengono prese di mira sono quelle di lusso – Axa, Casal Palocco e Infernetto – ma anche abitazioni del litorale dove non c’è una grande ricchezza. A loro quello che interessa è cercare di fare la giornata”, spiega Roberto Lamponi, imprenditore esperto di sistemi di sicurezza.
“Una parte di questi ladri si sente trascurata dalla società e quindi oltre a prendere ciò di cui ha bisogno per arrivare a fine mese, fa anche il dispetto al vip di turno per fargli pagare il suo successo”, sottolinea Franco Marinelli, imprenditore esperto di sistemi di sicurezza.
E se il covid ha sicuramente inciso sull’aumento dei furti negli ultimi mesi, quest’estate è stata indubbiamente caratterizzata da un vero e proprio boom della sicurezza fai da te.
Sistemi di allarme, telecamere, inferriate alle finestre. Romani sempre più blindati in casa come confermano gli esperti del settore della videosorveglianza.
“Una cosa che dobbiamo toglierci dalla mente è che il ladro è sprovveduto. Oggi i ladri sono organizzati. Una tecnica che utilizzano è venire sotto casa e vedere che tipo di macchina ho. Quando vedono che la mia macchina non c’è, iniziano a citofonare. Se vedono che non rispondo, vuol dire che là dentro non c’è nessuno, si organizzano e dopo un giorno fanno il furto”, ribadisce Lamponi.
Come ci si può proteggere?
“Una delle protezioni che uno può mettere dentro casa un sistema di sicurezza. Consiglio vivamente di mettere anche un sistema di videosorveglianza”, spiega Lamponi.
“La casa non ha più solo la porta fisica che vediamo. Ci sono tante porte per entrare dentro casa. Ci sono le porte quelle tecnologiche e quindi posso entrare tramite una telecamera e il televisore. Posso entrare tramite social, perché fate tutti belli in vacanza, fate vedere dove state. Mi mostri che sei in Sardegna. Vedo dove abiti perché lo hai scritto su internet e io vengo dentro casa”, spiega Marinelli.
Ad essere prese di mira anche le auto dei bagnanti che con i divieti introdotti dalla pista ciclabile vengono parcheggiate sotto i palazzi, come le imbarcazioni ormeggiate dai diportisti fuori dalle zone videosorvegliate.
Servizio di Mara Azzarelli
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