Troppe persone stanno subendo malori in acqua e l’assenza di marinai di salvataggio nei giorni feriali sulle spiagge libere nel mese di settembre è un rischio troppo grosso per i bagnanti. E’ il sindacato dei bagnini Anab a lanciare l’appello alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, affinchè corregga l’ordinanza balneare che prevede l’assistenza ai bagnanti a settembre (com’è già stato per maggio e giugno) solo nei giorni del sabato e della domenica.
L’ordinanza della sindaca di Roma a settembre prevede marinai di salvataggio sulle spiagge libere solo nel week end. L’appello dell’Anab
Estendere fino a fine settembre il servizio pubblico essenziale di salvamento sulle spiagge libere di Roma. E’ il senso dell’appello che, alla luce anche degli incidenti avvenuti in questa estate, la Sezione Lazio dell’Anab-Associazione Nazionale Assistenti Bagnanti rivolge all’amministrazione comunale di Roma Capitale e nello specifico del Municipio X, lungo la costa di Ostia, affinché nel «rispetto di quanto previsto dall’Ordinanza Balneare del Sindaco e della Capitaneria di Porto di Roma, valuti l’incremento dell’offerta turistica territoriale tenuto conto delle condizioni meteo, dell’afflusso turistico e dell’andamento degli interventi di salvataggio 2021».
E’ bene sottolineare che la Guardia Costiera, che sovrintende alla sicurezza in mare, impone che negli stabilimenti balneari i marinai di salvataggio siano presenti tutti i giorni con orario ininterrotto dalle ore 9,00 alle 19,00 (e anche la notte in caso di eventi sulla spiaggia) e in numero di una unità ogni 100 metri. Una discriminazione rispetto agli utenti delle spiagge libere, considerati, evidentemente, di serie B dalla stessa istituzione marinara che tollera la decisione del Comune di Roma.
«Quest’anno, peraltro, sta rivelandosi particolarmente impegnativo e rischioso anche a causa dell’indisciplina dei bagnanti, tema sul quale è necessario prevedere dal 2022 un investimento in termini di prevenzione con specifiche campagne d’informazione – affermano gli assistenti bagnanti – L’ ordinanza comunale, ad oggi, prevede l’interruzione del servizio pubblico essenziale di salvamento nei giorni feriali del mese di settembre. Il Comune può, dando seguito alla propria ordinanza, equiparare il servizio di salvamento sulle spiagge libere a quello nei lidi privati. La concreta possibilità che anche i residenti frequentino massicciamente le spiagge ci porta a dire che è necessario, estendere a tutti i giorni di settembre il servizio pubblico essenziale di salvamento». I bagnini sottolineano quindi che nel mese di settembre le spiagge continuano ad essere affollate e si corrono rischi per la sicurezza della balneazione e dell’incolumità Pubblica.
«Noi non facciamo differenza tra spiagge libere e lidi privati, tutti hanno diritto godere in sicurezza del nostro mare. L’ amministrazione Comunale ha una grande responsabilità su questo tema», concludono.
Dall’inizio del mese di agosto lungo la costa romana si sono registrati una decina di malori con esito fatale per i bagnanti. Innumerevoli i salvataggi effettuati in acqua nei confronti di persone a rischio sorprese da correnti o dallo sbalzo termico.