Ancora cassonetti bruciati ad Ostia. Questa volta i piromani hanno colpito in Via delle Azzorre, all’altezza dell’ipermercato Panorama.
Secondo le testimonianze, il rogo sarebbe divampato intorno alle 18 di ieri sera. Soltanto qualche ora dopo quello che ha coinvolto i contenitori dell’immondizia sul lungomare Paolo Toscanelli, all’altezza dell’ex colonia marina Vittorio Emanuele III (leggi qui).
Dopo i cassonetti bruciati sul lungomare Paolo Toscanelli, altri contenitori sono andati a fuoco in Via delle Azzorre. Il fenomeno sembra inarrestabile
Un’alta colonna di fumo nero si sarebbe alzata sulla zona, prima dell’arrivo dei pompieri.
I residenti hanno lamentano durante la notte un forte odore di gomma bruciata provenire da quel punto. Intanto sui social è esplosa la rabbia e l’indignazione per un fenomeno che negli ultimi tempi sta diventando sempre più frequente e contro il quale non sembrano ancora esser state prese le precauzioni necessarie.
“Ormai è un’abitudine – scrive Giuseppina sui social – C’è chi incendia i boschi e chi i cassonetti. Non so se pensare che siano persone malate, pazze, o delinquenti che non hanno nulla di meglio da fare“.
“Non ci sono parole che tristezza!” – aggiunge Simona.
“Mettere le telecamere subito” – commenta Marisa.
Soltanto qualche giorno fa due cassonetti e una campana del vetro erano stati distrutti all’istituto di via Giuliano da Sangallo. Prima ancora protagonisti erano stati i secchioni di Piazza Enrico Millo (leggi qui).
Incivili, piromani, giovani annoiati – come dir si vogliano – vanno fermati, altrimenti alla lunga, oltre alle casse comunali, a rimetterci saranno le tasche e la salute dei cittadini.
Il commento Ama
Dall’Ama, società partecipata che si occupa della raccolta dell’immondizia a Roma, viene aggiornato il conteggio dei danni conseguenti a questi atti vandalici: “in poco più di sette mesi sono oltre 200 i contenitori per i rifiuti (cassonetti, campane, ecc.) presi di mira“. L’azienda fa sapere che “si è già attivata per sporgere denuncia contro ignoti, avviare l’iter complesso di rimozione del materiale speciale combusto e ripristinare nel più breve tempo possibile condizioni di fruibilità e decoro“.
“Si tratta di gesti gravi – sottolinea l’Amministratore Unico di AMA, Stefano Zaghis – che danneggiano l’ambiente, mettono a rischio la sicurezza dei cittadini e generano pesanti aggravi economici per l’azienda che ricadono sulla collettività. Ringraziamo le Forze dell’Ordine per il controllo assiduo sul territorio che ha permesso più volte di individuare gli autori di questi atti vandalici e invito tutti alla massima vigilanza e collaborazione”.
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