Finalmente una buona notizia per i 30 lavoratori dell’Hotel Selene di Pomezia. La Regione ha firmato un accordo con il curatore fallimentare e i sindacati che scongiura il pericolo licenziamenti.
Dopo l’ok dell’Inps alla richiesta avanzata a marzo scorso dalla Regione di usufruire degli ammortizzatori sociali, avviando la cassa integrazione (leggi qui), – mai arrivata finora – una delegazione di lavoratori ha svolto un presidio autorizzato davanti la sede romana dell’Inps ed è poi stata ricevuta dalla direzione per fare il punto sull’erogazione del sussidio, sbloccando così la procedura. Con l’accordo raggiunto, però, arriva un altro importante sospiro di sollievo per i lavoratori della struttura ricettiva pometina oggetto di chiusura definitiva e conseguente avvio della procedura fallimentare.
“Con l’accordo firmato in Regione – dichiara l’Assessore al Turismo della Regione Lazio, Valentina Corrado – facciamo un ulteriore passo in avanti affinché i trenta lavoratori dell’ex Hotel Selene di Pomezia, rimasti senza sussidi, possano finalmente ricevere la cassa integrazione, una volta sbloccata la procedura dell’Inps, ma possano avere anche la continuità occupazionale.
L’auspicio è adesso che l’ex Hotel Selene venga rilevato con una nuova gestione che darebbe respiro ai lavoratori, garantendo la ricollocazione per loro, e anche alla città di Pomezia che ha avuto ricadute pesanti, anche in termini di indotto, dalla chiusura di una delle sue più grandi, storiche e rinomate strutture ricettive. Continuiamo a unire le nostre forze per fare in modo di non disperdere il grande patrimonio di esperienza dei lavoratori e l’attrattività turistica di strutture come l’ex Hotel Selene”.
Parole ringraziamento sono state espresse dai lavoratori del Selene: “Vogliamo ringraziare l’Amministrazione comunale di Pomezia e la Regione Lazio per l’attenzione che ci hanno dedicato sostenendo le nostre istanze fin dal primo momento”.
Soddisfatto anche il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, che ha aggiunto: “L’accordo firmato in Regione è un passo avanti importante che tutela i lavoratori coinvolti scongiurando i licenziamenti collettivi.
Secondo quanto previsto dall’intesa, sono ammessi solo i licenziamenti sulla base della non opposizione del lavoratore, lasciando aperta la possibilità a chi lo vorrà di ricorrere alla Naspi. Una volta sbloccata la procedura dell’Inps, i 30 lavoratori riceveranno finalmente anche la cassa integrazione. Ringraziamo la Regione Lazio, e in particolare gli Assessori Valentina Corrado e Claudio Di Berardino, per la sensibilità con cui stanno affrontando questa vicenda.
L’hotel Selene rappresenta un punto di riferimento importante del nostro territorio e il nostro auspicio è che a settembre, quando si terrà l’asta fallimentare, ci potrà essere un lieto fine per i lavoratori garantendo loro una continuità occupazionale. Ricordiamo infatti che l’asta coinvolge l’attività alberghiera nella sua interezza, ossia struttura e dipendenti, e riteniamo che le famiglie coinvolte meritino un po’ di serenità”. – conclude Zuccalà.
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