Ambulanze in coda per l’eccesso di malati senza posto letto e due medici del pronto soccorso dimissionari. E’ la situazione plastica dell’emergenza covid a Ostia.
Aumentano i malati covid e le ambulanze restano in coda con i pazienti a bordo. Due medici si sono dimessi, aggravando la già difficile condizione di carenza d’organico
Fanno la coda le ambulanze con i pazienti covid a bordo: non ci sono posti letto dove smistarli e i medici lasciano i positivi in attesa della destinazione. Il video mostra cinque ambulanze ferme e una sesta in attesa del parcheggio.
Due medici, poi, si sono dimessi dal Pronto soccorso di Ostia, facendo precipitare la già precaria condizione operativa della struttura dell’ospedale “Grassi”. Dal 1° luglio, quando saranno efficaci le dimissioni, sarà difficile assicurare il servizio con i restanti 15 medici.
Si fa critica la situazione al Pronto soccorso del “Grassi” di Ostia. I medici, dopo un anno di superlavoro da covid e allettati da offerte più vantaggiose, stanno lasciando uno dietro l’altro. In quest’ articolo già segnalavamo la grave carenza degli organici, sia al Pronto soccorso che nel reparto di Pediatria. E adesso che, nelle ultime 24 ore, due dottoresse si sono dimesse, la situazione rischia di precipitare.
Come previsto dal contratto la comunicazione inviata dalle due professioniste è un preavviso: le dimissioni saranno esecutive a partire dal 1° luglio, nel pieno del prevedibile assalto balneare e, conseguentemente, dell’aumento del numero di accessi. In quello stesso periodo, poi, matureranno le ferie per i restanti 15 medici. E, allora, la chiusura del pronto soccorso sarà inevitabile.
Va sottolineato che la crisi di personale medico riguarda tutta la Regione Lazio: tutti i medici con contratto Cococo stanno abbandonando i reparti preferendo i più comodi e meglio remunerati servizi di vaccinazione. Anche le cliniche private stanno arruolando medici precari allettandoli con stipendi e benefit più interessanti.
Al pronto soccorso del Grassi la situazione è difficile da sempre, nonostante l’impegno dello staff diretto dal capo dipartimento Giulio Maria Ricciuto (leggi qui). La pianta organica della Asl Roma 3 prevede 27 medici dedicati al Pronto soccorso ma quell’obiettivo non è stato mai raggiunto. I sanitari in servizio fanno di tutto per fronteggiare la carenza dell’organico, accumulando giorni di ferie e stanchezza, rinunciando persino ai congedi parentali.
La General Manager della Asl Roma 3, appreso delle dimissioni delle due dottoresse, ha assunto subito queste decisioni.
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Ospedale di Ostia, ambulanze in coda con malati covid a bordo