Covid19, si parte con la terapia degli anticorpi monoclonali

Sono 11 nel Lazio gli ospedali autorizzati al ricorso degli anticorpi monoclonali contro il Covid19. La terapia sarà impiegata solo in soggetti specifici e nella fase iniziale della malattia

anticorpi

Prende il via da oggi il ricorso alla terapia degli anticorpi monoclonali presso 11 ospedali del Lazio. La Regione ha autorizzato l’impiego di questa arma micidiale contro l’aggravamento del covid19 in soggetti particolarmente predisposti.

«È pronto il protocollo di somministrazione» si legge nella nota della Regione Lazio. Sono undici le strutture interessate: a Roma lo Spallanzani, Tor Vergata, Umberto I, il Sant’Andrea, poi l’Ospedale San Paolo di Civitavecchia, l’Ospedale di Palestrina, l’Ospedale dei Castelli, l’ospedale Belcolle (Vt), l’ospedale De Lellis (Ri), l’ospedale Goretti (Lt) e l’ospedale Spaziani (Fr).

Sono tre i primi pazienti trattati presso l’azienda ospedaliera Marche Nord, persone sottoposte a trapianto di rene, la cui terapia immunosoppressiva è stata interrotta per il contagio da coronavirus, paucisintomatici per febbre, senza necessità di ossigeno. La somministrazione scatterà anche negli Ospedali Riuniti di Ancona e Asur  Si tratta degli anticorpi monoclonali Bamlanivimab, al momento disponibili in un numero complessivo di 4mila fiale in Italia. In Toscana l’azienda farmaceutica Menarini ha annunciato di avviare la produzione su ampia scala.

Attenzione a lasciarsi andare a facili entusiasmi, però, perché gli anticorpi monoclonali (leggi qui cosa sono) sono indicati solo per alcuni tipi di pazienti e in una determinata fase del covid19. “I malati candidabili a questa cura sono pazienti con più di 65 anni o comorbidità, soggetti in cui il covid può dare una malattia più grave” spiega il direttore della clinica Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti. “Gli anticorpi monoclonali vengono usati in diversi paesi, altri li stanno approvando. In Italia la terapia ora è autorizzata, ma se fosse partita prima, sicuramente si sarebbero evitati molti ricoveri e di conseguenza molti decessi” accusa il virologo Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta.

L’8 febbraio, come si può notare nell’artuicolo in basso, il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva annunciato il via libera all’uso degli anticorpi monoclonali.

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Anticorpi monoclonali, arriva il via libera di Speranza