Pfizer ha tagliato ulteriormente le dosi di vaccino anti-covid pattuite, e il governo italiano ha avviato l’iter per le azioni legali contro il colosso farmaceutico statunitense. La multinazionale, infatti, per decisione unilaterale non sta consegnando i quantitativi di farmaco previsti, mettendo a rischio la possibilità di effettuare i richiami per i cittadini vaccinati.
Palazzo Chigi ha dato mandato all’Avvocatura dello Stato di procedere con tutte le azioni legali possibili per difendere gli interessi del Paese. Sono circa 54mila le persone che rischiano di rimanere senza la seconda dose, a causa dei tagli operati da Pfizer.
“L’esito delle interlocuzioni con Pfizer non ha sortito gli effetti che auspicavamo”, sottolinea in una nota il Commissario Straordinario Domenico Arcuri. “L’azienda infatti ci ha comunicato che nel corso della prossima settimana non solo non verranno consegnate in Italia le dosi che – unilateralmente e senza preavviso – non sono state fornite in questa settimana, pari al 29%, ma ci sarà una lieve ulteriore riduzione delle consegne“, spiega Arcuri.
Ieri sera, 19 gennaio, la riunione di urgenza con il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia e il titolare della Salute, Roberto Speranza. “Si è discusso quali azioni intraprendere a tutela dei cittadini italiani e della loro salute in tutte le sedi, civili e penali, in cui ciò sarà possibile”, afferma il Commissario.
“E si è unanimemente deciso che tali azioni verranno intraprese a partire dai prossimi giorni in un quadro unitario”, dichiara Arcuri.
L’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato, è furioso. Per colpa dei ritardi del colosso Usa “saremo costretti a decidere criteri di priorità nella somministrazione delle seconde dosi per completare la copertura vaccinale”, sottolinea.
“La tutela della salute dei cittadini italiani non è una questione negoziabile”, prosegue il Commissario straordinario. “La campagna vaccinale non può essere rallentata, tantomeno per le somministrazioni delle seconde dosi ai tanti italiani a cui è stata già somministrata la prima”.
Durante la riunione Arcuri ha evidenziato come la riduzione delle dosi operata da Pfizer “sia avvenuta secondo una logica né anticipata né condivisa con il commissario né con le Regioni”.
Il sospetto generale, seppur senza conferma ufficiale, è che la grave decisione unilaterale di disattendere gli accordi stabiliti da parte della multinazionale sia in qualche modo connessa all’annuncio dato nei giorni scorsi dal neo presidente americano Joe Biden: effettuare una campagna di vaccinazione dei cittadini Usa a tempo di record, con 100 milioni di americani vaccinati in 100 giorni.
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