Processo Vannini. La famiglia Ciontoli ha presentato il ricorso per richiedere l’annullamento della sentenza di secondo grado (leggi qui) e puntare ad un clamoroso terzo appello.
Ladispoli: novità sul processo Vannini. I Ciontoli hanno presentato ricorso per annullare la sentenza di secondo grado
Un altro capitolo si aggiunge alla storia infinita del caso Vannini, il giovane 20enne di Cerveteri ucciso nel 2015 con un colpo di pistola in casa della ragazza. Estremo tentativo della famiglia Ciontoli che punta a un nuovo clamoroso processo.
Lo scorso 30 settembre le condanne: Antonio Ciontoli a 14 anni di reclusione per omicidio volontario, la moglie Maria Pezzillo a 9 anni e 4 mesi così come il figlio Federico Ciontoli e la figlia e fidanzata di Marco, Martina Ciontoli.
A confermare l’appello alla Suprema Corte è il loro avvocato, Andrea Miroli. La difesa della famiglia si gioca il tutto per tutto e cerca un terzo appello.
Il capofamiglia, ex maresciallo della Marina, si attribuì la responsabilità dello sparo costato la vita a Marco Vannini il 18 maggio di sei anni fa.
Intanto la famiglia di Marco attende con ansia che la Cassazione fissi l’udienza per scrivere il capitolo finale ad un difficile e tormentato processo.
“Osserveremo delle memorie a contestazione del ricorso difensivo – dice Celestino Gnazi, legale dei Vannini – sperando l’udienza in Cassazione ci sia presto“.
“Mi chiedo come sia consentito ad un condannato per omicidio – racconta Marina Conte su Discovery + – di andare in televisione a spargere lacrime tardive e non sincere, invece di scontare la sua pena. Fui invitata a partecipare a quell’intervista per “confrontarmi” con Antonio Ciontoli, l’assassino di mio figlio. Questa indecenza non è stata sufficiente perchè mi hanno anche negato la possibilità di replicare. Aspetto fiduciosa la definitiva sentenza“.
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