Roma, con l’app Julia turisti allo sbaraglio

Julia, l'assistente virtuale dei turisti si rivela un flop: la denuncia

Turisti nel cuore della Capitale
Turisti in centro a Roma Foto Canaledieci

Julia la “Roma virtual assistant” messa in campo dal Campidoglio per andare in soccorso ai turisti con molteplici modalità (whatsapp, Telegram, Messenger e web chat) in più di 80 lingue si sta rivelando un flop. D’altra parte la sperimentazione di Canaledieci lo stesso giorno della presentazione, il 7 marzo, lo aveva subito rivelato.

Julia, l’assistente virtuale dei turisti si rivela un flop: la denuncia

Ma da Roma Capitale si tessono le difese per Julia: “E’ in continuo aggiornamento. E comunque attinge alle fonti dell’Intelligenza Artificiale”, fanno sapere. Intanto le prime contestazioni fioccano.

Attivata da alcuni giorni dopo mesi di ritardo, Julia esordisce con un grandioso flop, scambiando una linea di bus per un’altra, inventando a Roma strade che non esistono, confondendone nomi, percorsi e lunghezze. E questi sono solo alcuni esempi di un test che sta facendo acqua da tutte le parti”, denuncia il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori.

Santori: soldi sprecati

“A nulla vale che il sindaco Gualtieri, tra grandi clamori e feste, abbia lanciato l’applicazione avvertendo che è in fase sperimentale e deve essere migliorata, se poi il rischio è, usandola adesso, di finire addirittura dalla parte opposta della città, seppure tra mille scuse e moine virtuali. Peraltro – prosegue Santori – appare evidente che Julia attualmente non porta aspetto innovativo in confronto a qualsiasi altra intelligenza artificiale reperibile sul mercato a costi notevolmente più bassi.

“Rinnoviamo – conclude – la richiesta di trasparenza già inoltrata al Primo Cittadino nell’interrogazione appena presentata per chiarire sui costi: 10 milioni di euro e senza valutare altre e più economiche soluzioni, procedure a dir poco opache cui si aggiunge in queste ore il flop del funzionamento: Gualtieri racconti ai romani il perché di queste scelte”.

Perché Julia non azzecca sempre e come funziona

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Julia

Come tutti gli assistenti virtuali può sbagliare, ma non è questo il punto. Lei – spiega Antonio Preiti, ad della Fondazione Roma and Partners che è l’incubatore di Julia, creata in tandem con Microsoft – ragiona seguendo il senso comune. Più precisa è la domanda, maggiormente è dettagliata la risposta, mentre a richiesta generica segue una replica altrettanto sfumata.

Esempio: se le chiedessimo qual è la principale città del Brasile, l’AI risponderebbe Rio, o San Paolo. Le più grandi. Ribattendo “ma la capitale non è Brasilia?”, l’AI conferma “Sì, hai ragione”, ma perché educata con i suoi utilizzatori, e, come si nota, capace di offrire punti di vista che non sono fra loro in contraddizione“.

Insomma, Preiti corregge il concetto di errore “Julia non fa errori, ma risponde in maniera corretta a domande poste in conseguenza di altre, o che la invitano a dire di più”.

Come conversare con Julia

Comunque Julia – come tutte le IA – potrebbe essere comunque utile e rivelare piacevoli sorprese. Le sue risposte, però, vanno verificate. Il link per comunicare con lei è questo: julia.comune.roma.itBuon divertimento.