Lo scorcio rinascimentale di una torre che dovrebbe essere immersa nell’atmosfera bucolica della vicina oasi della Lipu svetta, invece, al di sopra di una baraccopoli fatta di tavole e assi di fortuna, dove a farla da padrone sono il disordine e la sporcizia. E’ il destino di Tor San Michele situata in via dell’Idroscalo a Ostia, e finita di costruire nel 1568 su progetto di Michelangelo Buonarroti.
Tor San Michele circondata dal degrado nonostante le risorse stanziate a carico del Pnrr
“Nonostante il suo valore storico, Tor San Michele è circondata da baracche e rifiuti, immersa nel degrado. Nel corso degli anni, l’area intorno alla torre è stata occupata da insediamenti abusivi, con baracche costruite nelle vicinanze. Questa situazione -denuncia l’attivista civico Mauro delicato- ha portato a un aumento incontrollato dei rifiuti e a condizioni igienico-sanitarie precarie, contribuendo alla decadenza dell’intera area”.
Il problema degli insediamenti abusivi persiste e richiederebbe una maggiore sorveglianza per evitare che le risorse stanziate per la bonifica del monumento e la valorizzazione anche storica dell’area circostante cedano il passo a condizioni di incuria e di abbandono.
Tor San Michele è, infatti, al centro di una serie di interventi di recupero cui, grazie a un’iniziativa del consigliere del X Municipio, Marco Possanzini, è stato destinato un progetto di riqualificazione finanziato con 2 milioni di euro provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) dell’Unione europea.
“Il progetto punta al recupero architettonico della torre sia all’interno sia all’esterno e alla riqualificazione del parco adiacente per creare spazi verdi fruibili per la comunità e per la promozione di attività culturali e artistiche oltre alla creazione di percorsi pedonali e aree di sosta nei settori circostanti. Si tratta di un progetto importante per lo sviluppo, anche turistico, del litorale romano ma è fondamentale evitare che baracche e insediamenti abusivi impediscano a questo progetto di raggiungere i suoi obbiettivi”, conclude Delicato.
All’interno della torre, intanto, la prima fase degli interventi di riqualificazione si è conclusa. Con la sistemazione del cavedio, il rifacimento delle finestre e delle pareti oltre che l’adeguamento dell’impianto elettrico e tutti gli altri interventi necessari a riaprirla al pubblico.
I progetti di recupero e valorizzazione della torre affacciata sul Tirreno
Critiche rispedite al mittente con la motivazione che i locali della torre sono stati recuperati anche per consentire l’allestimento di mostre ed esibizioni a tema e che hanno, tra l’altro, bisogno di faretti e luci adatti allo scopo.
La torre è rimasta abbandonata a se stessa e al degrado che la avvolgeva sino al 2020 quando, grazie a un accordo di valorizzazione con la Soprintendenza Speciale di Roma, l’Associazione Culturale Quattro Sassi del terzo settore l’ha presa in carico sulla base di un accordo gratuito per gestire le visite guidate e altre iniziative di valorizzazione del monumento in rapporto con il territorio.
A breve dovrebbe partire una nuova tranche di interventi destinati a concludersi entro il 2026 e a ricomprendere anche l’area demaniale che è in parte occupata dalle baracche abusive ancora presenti nell’area. Un’area tra l’altro circondata da insediamenti di fortuna come si può vedere nelle immagini allegate al video pubblicato a integrazione di questo articolo.
Nei pressi di Tor San Michele dovrebbe essere, tra l’altro, realizzato un parcheggio su via dell’Idroscalo, di fronte al Parco Letterario intitolato a Pier Paolo Pasolini, e creata un’ulteriore estensione dell’Oasi Chm della Lega italiana per la protezione degli uccelli (Lipu) che consentirà di inglobare e a proteggere il bastione michelangiolesco.
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