Il X Municipio legge il nostro articolo e scopre l’errore commesso sul bando di concessione del Pit, il Punto informativo turistico di Ostia. Così, è costretto a fare di corsa una rettifica sulla durata della cessione della struttura, fissata in sei anni e non in dodici.
Stiamo parlando del gabbiotto che si trova in piazza Anco Marzio, appena ristrutturato dall’amministrazione locale e privo di funzionalità da diversi anni. Ce ne siamo occupato con questo articolo pubblicato il 21 novembre scorso. Nel pezzo indicavamo tutte le caratteristiche del bando e i requisiti richiesti agli interessati alla gestione del Pit, cogliendo, però un errore. All’interno dello stesso documento, l’amministrazione si impegnava ad affidare il gabbiotto al vincitore della gara d’appalto per un periodo di sei anni (art. 2) per poi specificare che la durata dell’accordo era di 12 anni (art. 8).
Letta la nostra segnalazione, tre giorni dopo il direttore amministrativo del X Municipio, Nicola De Bernardini, era costretto a firmare una determina dirigenziale di rettifica (nr 2705/2020) nella quale viene specificato che la durata è da intendersi di sei anni e non di dodici.
Poco male perché il termine della presentazione delle domande è il 15 gennaio e la correzione arriva ampiamente prima di quella data. Ai detrattori che criticano la funzione critica del giornalismo, va ricordato che senza questa segnalazione, il bando pubblico avrebbe potuto correre il serio rischio di essere contestato e annullato.
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