Covid-19: cosa fare con un positivo in casa

positivo in casa

Cosa fare con un positivo in casa?” Dal lockdown ad oggi è diventata una delle domande più digitate online. Se ad inizio pandemia le informazioni erano lacunose e il più delle volte inesatte, anche a causa della scarsa conoscenza del virus, oggi che il Coronavirus è ormai noto e siamo prossimi all’arrivo del vaccino, le idee sono più chiare e c’è poco margine per l’improvvisazione.

A questo proposito la Regione Lazio è corsa in aiuto e ha stilato, insieme all’Istituto Nazionale di Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani, un manuale molto semplice con le regole da seguire se in casa c’è un positivo.

Ecco cosa fare con un positivo in casa

Cambiare abiti e scarpe rientrando a casa e aerare gli ambienti. Sono solo alcuni dei consigli utili su cosa fare con un positivo in casa. Ma non basta! La convivenza con un contagiato al Coronavirus, specie se gli altri inquilini o familiari sono negativi, non è semplice e consta di altre particolari attenzioni.

Tra queste:

  • igienizzare più volte al giorno le superfici comuni;
  • indossare la mascherina se non si può rispettare il distanziamento;
  • igienizzare i servizi ogni volta dopo l’uso, se non si hanno a disposizione bagni separati;
  • lavare bene e spesso le mani;
  • preferibilmente, usare piatti e posate monouso;
  • è consigliabile toccare tutti gli oggetti con i guanti;
  • i panni del positivo possono essere lavati insieme agli altri vestiti e non occorre una temperatura particolare;
  • si possono mantenere le consuete abitudini alimentari, non ci sono cibi particolari che una persona positiva al Covid deve mangiare.

Le indicazione ovviamente valgono anche se il contagiato è asintomatico. Una persona asintomatica, infatti, tecnicamente non è malata, ma può infettare e deve essere messa ugualmente in isolamento domiciliare fiduciario. Deve essere separata dalla comunità fino a che non si negativizza.

Come da indicazioni dell’Unità di Crisi della Regione Lazio anche i conviventi o componenti del nucleo familiare del positivo in casa devono effettuare i tamponi. Quando farlo? Meglio farlo 4 o 5 giorni dopo che si sono manifestati i primi sintomi della persona positiva, perché facendolo subito si potrebbe andare incontro a un risultato di falso negativo in quanto il virus ha bisogno di un lasso di tempo di incubazione.

Inoltre, i contatti stretti di contagiati da Coronavirus, prima di rientrare nella comunità devono osservare un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure un periodo minore, corrispondente a una quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con il positivo in casa, però con un test antigenico o molecolare negativo effettuato non prima del decimo giorno.

Il manuale della Regione Lazio su cosa fare con un positivo in casa

“Si tratta di un manuale molto semplice, che fornisce indicazioni chiare su cosa fare nel caso si scopra di essere positivi a Sars-CoV-2, o in quarantena a casa. Le persone, in questi casi, sono comprensibilmente spaesate. Ma il testo illustra anche misure semplici da adottare fra le mura domestiche. Spieghiamo chiaramente cosa fare se si convive con un soggetto positivo e illustriamo anche delle regole di igiene e di buonsenso per contrastare il contagio”. – spiega all’Adnkronos Salute il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia.

Come annunciato dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, il volume sarà distribuito in tutti i drive-in e sarà pubblicato su salutelazio.it.

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