Una 14enne è morta a Roma per un sospetto shock anafilattico. Il malore improvviso, dopo aver mangiato un dolcetto. L’adolescente, figlia di una coppia di turisti inglesi, era arrivata a Roma mercoledì scorso coi genitori e i fratelli. L’indomani la tragedia dopo aver cenato con pizza e un dolcetto in una pizzeria-kebab. A tradirla probabilmente l’allergia alle arachidi.
La 14enne morta per un sospetto shock anafilattico dopo aver mangiato un dolce. Aperto un fascicolo
Come in tutte le altre allergie alimentari, i sintomi di quella alle arachidi si manifestano nel giro di minuti, al massimo un’ora, dal consumo, e solitamente con arrossamenti, pomfi, gonfiori e prurito, anche nella bocca.
Sono possibili anche disturbi alle vie respiratorie. L’adolescente si è sentita male nel giro di pochi minuti, le mancava il respiro. Il soccorso in ambulanza al San Camillo si è rivelato inutile.
Disposta l’autopsia
La procura ha aperto una indagine e disposto l’autopsia. La polizia ha ascoltato i titolari del locale, una pizzeria-kebeb in zona Gianicolense, mentre la Asl Roma 3 ha avviato le verifiche igienico-sanitarie e i controlli sulle liste di allergeni.
L’ipotesi di chi indaga è che l’ingrediente che potrebbe aver scatenato la reazione fatale per la 14enne si trovasse nel dolcetto, sembra confezionato.
Non è chiaro se la famiglia abbia spiegato ai titolari la forte allergia di cui soffriva la figlia e soprattutto se questi ultimi abbiano compreso il riferimento alle arachidi.
Il caso di Federica Stiffi
Nel gennaio del 2019 tragedia analoga a Roma. Una sedicenne allergica al lattosio era morta per uno shock anafilattico. Nemmeno il salvavita, tenuto sempre in borsa, e poi la corsa in ospedale aveva dato scampo a Federica Stiffi, liceale e promettente campionessa del beach volley romano.
Era uscita di sabato sera per trascorrere una serata con la migliore amica, e non è più rientrata: a ucciderla una crisi allergica causata da uno shortino, i mini cocktail a base di rum, whisky e creme di frutta che si bevono tutti d’un fiato. All’interno c’era del latte di cocco.